La canzone di Checco Zalone sul Coronavirus, L’Immunità di Gregge: testo e video con Virginia Raffaele

La satira sulla quarantena nella canzone di Checco Zalone sul Coronavirus, L'Immunità di Gregge, con la partecipazione di Virginia Raffaele


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Quando sono passate ormai quasi sette settimane dal lockdown istituito dal DPCM del premier Conte per tutta Italia, arrivano le note della canzone di Checco Zalone sul Coronavirus a provare l’ormai difficile impresa di strappare un sorriso nonostante la situazione ancora precaria.

Un tentativo di sdrammatizzare in pieno stile Zalone, con l’attore, regista e compositore impegnato a cantare a modo suo l’isolamento casalingo, la quarantena imposta per legge e gli effetti di queste limitazioni sui rapporti umani.

La canzone di Checco Zalone sul Coronavirus si intitola L’Immunità di Gregge. Si parte con una nota di speranza, dunque, anche se il testo è perlopiù una parodia di tutti gli aspetti più assurdi di questa situazione inedita e per molti versi insopportabile. Dal confinamento in casa all’uso delle mascherine, dal boom di videochiamate e messaggistica per far fronte alla solitudine al dubbio sulle visite ai “congiunti” introdotto dall’ultimo decreto. I discorsi del premier Conte in diretta alla nazione sono stati certamente di grande ispirazione per Zalone, che in questo sfogo ironico sulla quarantena cantato in stile melodico alla Domenico Modugno vanta al suo fianco una guest star d’eccezione, Virginia Raffaele: la formidabile attrice e imitatrice romana ha girato parte del video de L’Immunità di Gregge, nel ruolo della fidanzata che Zalone non può vedere a causa del lockdown.

Una canzone per voi, due note in allegria. Mai come in questo periodo bisogna evitare di dire mai come in questo periodo“: così il comico pugliese ha pubblicato su Facebook il video del brano, che vede la partecipazione della Raffaele nella clip girata da remoto, ciascuno a casa propria. Una partnership in smartworking, si direbbe.

La satira in musica si conferma uno dei cavalli di battaglia di Zalone: la nuova canzone è ormai frutto di un format ben collaudato coi brani dei suoi film e ancor prima quelli creati sul palco di Zelig. I molti vizi e le poche virtù dell’italiano medio, il qualunquismo esibito con baldanza, il pallino del sesso, sono tutti elementi ricorrenti della “poetica” di Zalone, stavolta declinata sull’attualità più stretta.

Ecco il video e il testo della canzone di Checco Zalone sul Coronavirus.

Ricordo le tue ultime parole
aspetta che sboccino le viole
febbraio è troppo triste e fuori piove
te la darò di marzo il giorno 9

Balordo fu quel giorno buio e tetro
(drin, sono io, accirrimi, chiudi in casa)
che il Presidente disse: “almeno un metro”
da allora aspetto invano in questa stanza
due cose stringo in mano, una è la speranza

Arriverà
l’immunità di gregge
sui monti e sulle spiagge
la pecora più bella sarai tu
amore mio
vedrai, tutto andrà bene
e l’ultimo tampone
sarò io per te

La quarantena, sai, è come il Veneto
spegne i focolai piccoli ma più accenderne di grandi
come quello che arde nel mio cuore
lui non resta a casa, il mio cuore va per le strade
scavalca muri, varca portoni
perché anche un cuore si rompe i co…

Arriverà
l’immunità di gregge
sui monti e sulle spiagge la pecora più bella sarai tu
amore mio
tu dimmi solo dove
ti porto un 19
che Covid non è

Irina è la tua giornata fortunata
sai cos’è un toyboy?