I concerti di Vasco Rossi nei Festival verso il rinvio: gli ultimi chiarimenti del Kom

Verso il rinvio tutti i concerti di Vasco Rossi nei Festival in programma per il mese di giugno

minacce di morte a vasco rossi

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I concerti di Vasco Rossi saranno rinviati. Le speranze per giugno si sono fatte ancora più flebili a seguito del prolungamento delle misure restrittive fino al 3 maggio ma, adesso, lo slittamento si sta facendo sempre più concreto ora dopo ora.

Il tour nei Festival, che avrebbe dovuto partire il 10 giugno alla Visarno Arena di Firenze, potrebbe slittare a settembre o addirittura al 2021. Le speranze per giugno sono inesistenti, con l’ipotesi di settembre che potrebbe rappresentare l’unica prospettiva in chiave ottimistica di una posizione drammatica sia per gli artisti coinvolti che per tutti i lavoratori che gravitano intorno al progetto.

Vasco Rossi si sbilancia sul futuro dei concerti

“Avevo fatto tutti i miei progetti… Colpa del virus! Aspettiamo le disposizioni governative. Ovviamente già da ora non ci facciamo grandi illusioni per Giugno; le prossime disposizioni del Governo probabilmente chiariranno se sarà possibile pensare a una riprogrammazione per il prossimo settembre, in caso contrario l’appuntamento sarà per Giugno 2021!”

Meno ottimista è invece Roberto De Luca di Live Nation, che ha parlato di uno spostamento dei concerti da estate a estate. La programmazione del 2021 slitterebbe quindi al 2022. A rischio (inevitabilmente), i concerti negli stadi in programma nel 2020 come quelli di Tiziano Ferro, Cesare Cremonini, Ultimo, Max Pezzali e altri.

Dice Roberto De Luca:

“Siamo ormai convinti che ad ottobre non si potrà ripartire, sposteremo quindi estate su estate. Questo ovviamente farà slittare la programmazione del 2021 al 2022: ci siamo già confrontati con gli artisti e sono d’accordo”

Polemiche sulla richiesta di Tiziano Ferro

Nei giorni scorsi, era stato anche Tiziano Ferro a esprimersi sull’argomento, chiedendo lumi al Governo sui prossimi comportamenti da tenere in merito ai concerti dal vivo. L’artista di Latina è stato aspramente criticato per la sua domanda, seppur lecita, circa il futuro della musica dal vivo:

“Non sappiamo nulla, i concerti sono formalmente in piedi perché si arriva fino al 3 di maggio con l’ultimo decreto. Abbiamo bisogno che il governo si esponga, anche noi ci meritiamo un minimo di attenzione e riconoscimento. Quasi mezzo milione di persone hanno comprato, noi siamo bloccati, le persone che lavorano per noi, abbiamo bisogno di sapere se potremo fare i concerti e come ripartire. Abbiamo bisogno di risposte. Siamo al 3 maggio e ad oggi, tecnicamente, non possiamo fare nulla per giugno e luglio”.

Laura Pausini si è apertamente schierata in favore della richiesta di Tiziano Ferro, ponendo l’accento anche sulla situazione dei concerti di settembre e ancora in balìa delle decisioni del Governo.

“Non avendo notizie alcune dallo stato sui concerti di settembre, non possiamo rispondere, siamo tutti in balia delle decisioni governative che vengono prese sicuramente con le cautele adeguate. Ad oggi nessuno ci ha detto che non si possono fare”.

E continua:

“Tiziano ha fatto benissimo a chiedere chiarimenti al governo. Anche per tutelare voi. Se i concerti ci sono allora devono iniziare le prove subito e quindi si dà lavoro a molti, se non ci sono si possono chiedere i rimborsi dei biglietti, ma solo se il governo blocca i live. Sennò legalmente non possono iniziare. È molto complicato se non dicono come fare, per tutti, anche per il pubblico”.