DualSense: il pad di PS5 e le sue caratteristiche cambieranno il nostro modo di giocare?

La nuova generazione PlayStation fa rima con sensorialità. E potrebbe cambiare per sempre il nostro modo di (video)giocare

Il DualSense di PS5

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Si chiama DualSense il primo e concreto assaggio della next-gen targata Sony. Quella che fa rima con PlayStation 5, la prossima console del colosso giapponese. Sì perché, del tutto a sorpresa, nella giornata di ieri è stato mostrato a stampa e pubblico di appassionati l’aspetto ufficiale del nuovo controller, che andrà ad accompagnare la macchina da gioco sugli scaffali nel corso delle festività natalizie del 2020 – allarme da Coronavirus permettendo. Un pad che va non solo a sostituire l’attuale DualShock 4 di PS4, ma che soprattutto vuole comunicare un cambio di filosofia e di rotta, a partire dal nome. Abbandonato il DualShock, la “grande S” mette sul piatto – dopo le specifiche tecniche ufficiali di PS5un joypad bicolore dalla forme più morbide, in cui bianco e nero si mixano armoniosamente per regalare una estetica futuristica e decisamente ergonomica.

Le forme di DualSense ammaliano e allo stesso tempo ci permettono di immaginare il design della stessa console next-gen nipponica. Molto probabilmente, PlayStation 5 seguirà le stesse linee del pad, avveniristiche e familiari allo stesso tempo, e che per altro ricordano alcuni dei suoi giochi di punta come Detroid Become Human, Killzone Shadow Fall e il piccolo gioiello per PlayStation VR Astro Bot. La prossima generazione PlayStation, con il suo controller, pare voler offrire un approccio e un’impugnatura più comoda – seppure non sia possibile per il momento avere un risconto “tattile” -, senza rinunciare ad alcuni tratti distintivi del suo glorioso passato. Non a caso, la disposizione dei pulsanti frontali è sempre la stessa, le levette sono sempre simmetriche, ed è ancora presente il touchpad, seppur con una superficie più estesa rispetto a quella del controller di PS4.

DualSense: le novità del controller PS5 nel gaming

Soprattutto, però, con le feature di DualSense per PS5 Sony vuole offrirci un nuovo modo di giocare. Feature che l’azienda ha snocciolato come dicevamo in via ufficiale:

Sappiamo anche che il peso del pad dovrebbe essere inferiore, mentre grazie alla presenza del microfono integrato avremo la possibilità di parlare in chat con i nostri amici senza doverne collegare uno. Non manca comunque un ingresso jack per chi preferisce collegare le sue cuffie – magari di tipo professionale -, ed è la stessa Sony a suggerire che questa sia la soluzione ottimale per le lunghe sessioni di chat. E se è vero che il legame con il passato è mantenuto nel nome dal termine Dual, è Sense in sostituzione di Shock a voler trasmettere la carica innovativa del controller progettato dal gigante orientale del gaming. Il tutto nell’ottica della sensorialità, per estendere i confini del videogioco oltre il limite conosciuto. Per il CEO Jim Ryan, d’altronde, è proprio il pad DualSense il simbolo di PS5, utile a veicolare l’innovazione di cui la console si farà portatrice. La risposta del pubblico, ad ora, è stata assolutamente positiva. Solo la prova con mano potrà però dirci se queste rimarranno solo promesse, e soprattutto se le caratteristiche del controller andranno a restituire sensazioni ottimali o meno.

In particolare, sarà interessante saggiare la bontà del feedback aptico e dei grilletti adattivi. Il senso del tatto, tra gli altri, pare aver ricoperto un’importanza fondamentale nella creazione dell’accessorio principale di PlayStation 5, sempre in virtù di quella sensorialità totalmente avvolgente di cui dicevamo prima. Nello specifico, il feedback aptico ci permetterà di percepire i diversi materiali di cui è fatto un tracciato in un videogame di guida, mentre con i grilletti adattivi sui dorsali R2 e L2 andremo a percepire un feeling ancora più realistico utilizzando oggetti o svariati tipi di armi. Tasto ancora avvolto nel mistero e di cui Sony snocciolerà maggiori dettagli più avanti è quello Create: per ora, sappiamo che gli utenti potranno creare nuovi contenuti di gameplay da condividere poi con il mondo PlayStation. Un aspetto assai intrigante, e che ci lascia fisiologicamente assai curiosi. Non credete anche voi?