Le bufale WhatsApp hanno le ore contate? Limite finale all’inoltro dei messaggi

La condivisione spasmodica e senza freni di contenuti frenerà, l'inoltro possibile solo una volta

bufale WhatsApp

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Scatto matto alle bufale WhatsApp, almeno a quelle più diffuse. La carica virale dell’app di messaggistica (aiutata dalla funzione di inoltro di messaggi alle proprie chat) è un dato di fatto: nel passato recente soprattutto, in concomitanza pure con l’attuale periodo di emergenza Covid-19, il servizio è stato ed è il principale responsabile del dilagare delle fake news. Almeno fino a questo momento, visto che una misura fortemente restrittiva in tal senso è stata appena resa nota.

Dal blog ufficiale del servizio di messaggistica arriva la speranza che le bufale WhatsApp siano destinate a vedere limitata proprio la loro viralità. Come? Gli sviluppatori dell’app, proprio da oggi 7 aprile, hanno bloccato la funzione di inoltro dei note testuali, video e immagini, restringendola quasi del tutto: se fino a questo momento, il “reinoltro” di un contenuto (già limitato) era possibile fino ad un numero massimo di 5 chat, ora l’operazione è consentita solo una volta.

Gli esperti WhatsApp ricordano che, nei mesi scorsi, il servizio aveva già introdotto il simbolo delle due freccette verso destra che identificava un contenuto virale perché molto condiviso sulle chat. L’introduzione dell’icona aveva già ridotto la diffusione dei messaggi virali (quasi sempre fake news) del 25%. Ora il limite dell’inoltro automatico ad una sola chat per volta mira a ridurre ancora di più il ricorso alla condivisione senza freni di notizie non verificate. Non potendo diffondere, come al solito e direttamente, a tante proprie chat i messaggi ritenuti importanti ma spesso non veritieri, ecco che anche le fake news potrebbero avere le ore contate.

Non ci sono particolari dubbi sul fatto che la diffusione delle bufale WhatsApp subirà un decremento a seguito della limitazione tecnica da oggi in vigore. La reale percentuale di abbattimento di fake news virali però è tutta da vedere, sperando sia importante in un periodo in cui la circolazione di sole informazioni verificate e reali dovrebbe essere predominante.