Le bufale sul coronavirus, almeno dall’inizio della pandemia Covid-19, sono state innumerevoli. Eppure, alcune hanno preso piede più di altre, magari sono più gravi perché sono responsabili di seminare maggiore allarmismo. Ecco perché il Ministero della salute ha promosso un’iniziativa di smentita ufficiale di ben 10 fake news, pure ancora in circolazione in questo momento.
Candeggina e coronavirus
Tra le bufale sul coronavirus quelle relative all’utilizzo di presunti prodotti in grado di preservarci dal contagio sono di certo le più pericolose. Questo perché spesso vengono proposti usi impropri e decisamente pericolosi pure di materiali chimici. Ed ecco che fare gargarismi con la candeggina, oltre ad essere inutile, è pratica gravissima che ci manderebbe (questa si) direttamente in ospedale. Lo stesso discorso vale per l’assunzione di acido acetico e steroidi, oli essenziali e acqua salata.
Bambini e coronavirus
In un mondo ideale sarebbe la notizia più bella di tutte ma purtroppo non possiamo dire che i bambini siano immuni dal contrarre il Covid-19. Piuttosto, i più piccoli sembrerebbero contrarre forme meno gravi della malattia infettiva ma questo non li mette al riparo completamente dal rischio, anche perché conosciamo troppo poco ancora la malattia.
Di rientro a casa bisogna sempre lavarsi capelli e vestiti
Mantenendo la distanza minima di un metro e anche più dalle persone, quando ad esempio si esce a fare la spesa, è improbabile che i vestiti e pure i capelli siano portatori del virus Covid-19. Di rientro a casa, tuttavia, come da normale prassi igienica, meglio evitare di riporre (ad esempio) le giacche su tavoli, divani e letti.
Senza barba per evitare il contagio
Tra le bufale sul coronovirus ce ne sono anche alcune che ci fanno sorridere. Tra queste certamente quella che si riferisce al fatto di doversi sempre rasare per evitare il contagio. Anche evitare la barba potrebbe essere una misura igienica valida in situazioni normali ma di certo non portarla non ci preserverà dalla malattia sempre e comunque.
Coronavirus e sterilità
Si tratta di una bufala acclarata, in ogni suo aspetto. Seppure siano circolate catene social in cui si asseriva della stretta correlazione tra coronavirus e sterilità (soprattutto maschile), non ci sono al momento evidenze scientifiche che dimostrano alcuna conseguenza diretta della malattia sulla fertilità dei pazienti post infezione.
Ci si accorge sempre di aver contratto il virus
Lo sappiamo già in questo momento: gli asintomatici hanno contribuito a diffondere largamente il Covid-19. Quindi non è affatto vero che ci si accorge sempre di aver contratto il virus perché a volte gli effetti del contagio sono anche molto lievi, ossia raffreddore, tosse secca, solo qualche linea di febbre e stanchezza.
Il 5G provoca il coronavirus
Tra le bufale sul coronavirus questa è la più in voga al momento. Anche in questo caso non c’è alcun nesso di causa ed effetto tra l’installazione di impianti di connessione ad alta velocità e il diffondersi dell’epidemia. L’esposizione alla tecnologia non si lega, appunto, alla diffusione globale della malattia.
Covid-19 dagli animali domestici?
Non ci sono prove effettive del fatto che gli animali domestici come cani e gatti possano contrarre il virus e dunque trasmetterlo all’uomo. Resta valida la prassi comune di lavarsi bene le mani dopo il contatto con il proprio animale di affezione, pure per proteggersi da altri microorganismi.
Il coronavirus è in realtà un virus influenzale mutato
Il virus Sars-CoV-2 responsabile dell’epidemia Covid-19 fa parte della grande famiglia dei coronavirus. Può avere sintomi ed effetti anche simili alla comune influenza (nelle sue forme meno gravi) ma si tratta di un’infezione ben diversa e purtroppo potenzialmente più letale.
Immigrati immuni per vaccino anti tubercolosi
L’ultima delle bufale del coronavirus (pure tanto diffusa nelle ultime settimane) riguarda gli immigrati e la loro presunta immunità. Nessuno potrebbe essere protetto dal vaccino contro la tubercolosi per il Covid-19 e questo per un motivo molto semplice. La TBC è causata da un batterio, attualmente stiamo combattendo invece un virus.
si dovrebbe valutare il 5G non come la origine del Coronavirus, ma come veicolo con destinazione alle aree più coperte di campo magnetico (Lombardia…infatti…..Londra ..infatti…New York…infatti)