Per la richiesta del bonus 600 euro non sarà Click Day, modulo INPS per più giorni

Nessuna lotteria indegna per i più veloci e fortunati, la domanda sempre attiva sul sito INPS

bonus 600 euro

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Nessun Click Day per inoltrare la richiesta del bonus 600 euro da parte dei lavoratori autonomi. Il modulo online per l”indennizzo previsto dall’ultimo decreto Cura Italia non sarà dunque disponibile sul sito dell’INPS solo per 24 ore ma per un tempo più lungo. Ad affermarlo è Pasquale Tridico, presidente dell’ente previdenziale che ha rilasciato importanti precisazioni in merito alla misura in un’intervista all’Huffington Post.

Da Tridico arriva l’assoluta certezza, nonostante precedenti considerazioni, che non ci sarà alcun Click Day proprio per l’invio della richiesta del bonus 600 euro. L’ipotesi, nelle scorse ore, aveva scatenato i sindacati ma anche un certo numero di politici. Tenere aperte le domande per l’indennizzo per sole 24 ore sarebbe stata un grosso problema, pure per eventuali limitazioni tecniche scaturite da un lasso di tempo così ristretto. Qualcuno aveva già ribattezzato la procedura come un’indegna lotteria in cui solo i più fortunati avrebbero conquistato l’ambita somma.

Secondo le ultimissime dichiarazioni, come si procederà dunque alla richieste per il bonus 600 euro? Sul sito INPS il modulo specifico sarà accessibile a tutti e per più giorni, senza specifici limiti di risorse finanziare per i richiedenti. Dalla prossima settimana , in un giorno ancora non stabilito e per un tempo variabile (pure dipeso dall’emergenza attuale del coronavirus), i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS potranno appunto inoltrare la propria domanda.

Sull’importante questione è intervenuta anche il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, dissipando ogni dubbio sul tanto temuto Click Day e specificando che il giorno del via all’inoltro delle domande sarà reso noto a breve.

Va ricordato in chiusura, che il bonus 600 euro non interesserà, per ora, gli iscritti alle casse previdenziali di molti ordini professionali. Nulla è stato stabilito purtroppo per commercialisti, avvocati, architetti, giornalisti e altre figure essenziali del mondo del lavoro: per questi ultimi si sperano nuovi specifici provvedimenti a breve.