Gli effetti del Covid-19 sul mondo dei videogiochi: da Sony a Microsoft e Steam

Tutti i big dell'industria schierati in prima linea in questi ultimi giorni, con numeri da paura in virtù del momento “Restiamo a Casa”

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Negli ultimi giorni, complice il tentativo di contenimento del Covid-19, i videogiochi si sono rivelati un alleato molto importante per quanto riguarda l’hashtag in tendenza “Restiamo a Casa”. Tante le personalità web che hanno fatto appello al buonsenso dei cittadini, che sono quindi chiamati attivamente in causa per la lotta al Coronavirus. Chiaro è che la situazione sia tutt’altro che semplice. Le prospettive attuali parlano di uno stato di quarantena che durerà (in Italia) almeno fino al 3 aprile. E non ci sono purtroppo conferme in merito al fatto che il tutto sia destinato a finire lì.

Soltanto le prossime settimane potranno dire quale sarà la situazione ai primi giorni del prossimo mese. E nel frattempo si cercano pretesti buoni per starsene rintanati tra le quattro mura domestiche.

I videogiochi fanno la loro parte nella lotta al Covid-19

I videogiochi, assieme a serie tv, film e libri, stanno chiaramente facendo la loro parte in questo frangente. I dati che arrivano dai big del settore parlano alquanto chiaro, evidenziando un aumento del traffico proprio nelle ultime settimane. E i down fatti registrare di recente su più fronti (di ieri quello di Rainbow Six Siege, giusto per fare un esempio) evidenziano il livello di stress a cui sono sottoposti i vari server in questi giorni.

I canali social di Xbox, per esempio, hanno sottolineato di come gli sviluppatori siano al lavoro per ovviare ai problemi. Anche nel caso del colosso statunitense si è assistito a un tracollo dettato dalla mole di traffico da gestire.

Situazioni analoghe quelle che si vivono su Playstation Network e su Steam, sebbene con disagi al momento contenuti. Sulla piattaforma di Valve, in particolare, è stato fatto registrare un nuovo record. Oltre venti i milioni di utenti registrati nel weekend, con picchi di giocatori in contemporanea di oltre sei milioni.

Un chiaro segnale di come i videogiochi siano il porto sicuro di numerosissime persone bloccate in casa. Call of Duty Warzone, il nuovo Battle Royale di Activision, è cascato poi a fagiolo sulla scena videoludica. Reso disponibile (in formato totalmente gratuito) da pochissimi giorni, è da subito divenuto l’attrazione principale. Oltre quindici i milioni di utenti che hanno risposto presente alla chiamata alle armi. E i prossimi giorni non faranno altro che incrementare ulteriormente il dato.

Non mancano poi altri esempi di giochi di possibile fruizione senza necessità di alcuna tipologia di acquisto. Qui trovate il nostro articolo dedicato ai pree-to-play del momento: un utile alleato alla noia nelle lunghe giornate casalinghe di marzo.