Fortnite e le Loot Box, il CEO di Epic Games dice la sua

Il responsabile dell'intera filiera produttiva del Battle Royale dice la sua su un tema alquanto controverso e che ha sollevato non poche polemiche

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La cavalcata trionfale di Fortnite sulla cresta dell’onda degli indici di gradimento dura ormai da oltre due anni. Due anni in cui il dominio globale del gioco di Epic Games non ha conosciuto rivali di sorta, se si fa eccezione per la breve parentesi post lancio di Apex Legends.

Un successo come quello del Battle Royale in questione non si costruisce di certo dall’oggi al domani, ma è frutto di una pianificazione certosina. E soprattutto di un’attenta analisi della community di riferimento. D’altronde trascurare le reazioni del pubblico a cui ci si rivolge rappresenta praticamente sempre una via senza ritorno verso il fallimento.

Questo il team di sviluppo che cura Fortnite lo sa bene. Ed è per questo che, a cadenza regolare, il gioco continua ad aggiornarsi, fornendo sempre nuove feature che stuzzichino le voglie ludiche dei giocatori.

Fortnite e le microtransazioni, la formula vincente

Diffuso gratuitamente – con la versione a pagamento che è stata quella PvE – Fortnite ha da subito riscosso un grande favore tra le fila del pubblico. Giocare senza dover per forza di cose sborsare un singolo centesimo è un’occasione parecchio ghiotta per lasciarsela scappare. La formula studiata da Epic Games per incassare soldi (e quanti soldi, ndr) è sostanzialmente geniale. Si fa infatti leva sul collezionismo sfrenato dei giocatori, con le microtransazioni inserite nel titolo che hanno valore puramente estetico.

Nessun vantaggio per gli utenti che aprono il portafogli reale, con le aggiunte che sono cosmetiche e permettono una personalizzazione maggiore del proprio alter ego digitale. Una scelta ben precisa quella di Epic Games, che ha preferito evitare di suscitare lo sdegno della propria community. In virtù anche e soprattutto delle polemiche che sono sempre in agguato quando si parla di microtransazioni.

Epic Games e le Loot Box, il pensiero di Epic Games

E proprio sul tema è tornato il CEO di Fortnite, Tim Sweeney, che non le ha mandate di certo a dire in materia di Loot Box, paragonandole addirittura alle Slot Machine. “Dobbiamo domandarci, come industria, cosa vogliamo essere quando cresciamo – ha esordito, continuando poi – Vogliamo essere come Las Vegas, con le slot machine, o vogliamo essere ampiamente rispettati come creatori di prodotti di cui i clienti possono fidarsi?”.

Un futuro abbastanza chiaro è quello che vede poi per l’industria videoludica, con molti produttori che presto abbandoneranno questa tipologia di implementazione nei propri titoli. Ed Epic Games non ha mai avuto intenzione, né in passato né in vista del futuro, di inserire Loot Box nei propri giochi. D’altronde la formula adoperata al momento risulta essere più che funzionale. E i conti della compagnia parlano chiaro.

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