Pensavate che il Motorola RAZR potesse risultare facile da riparare? Vi sbagliavate, ed anche di grosso. iFixit, esibendo i risultati del suo teardown, ha evidenziato quanto complicato sia anche soltanto smontare il nuovo dispositivo flessibile della casa alata. Il voto di riparabilità registrato dal Motorola RAZR è addirittura 1, in una scala da 1 a 10. Difficile da smontare e riparare, ma un vero miracolo ingegneristico quello compiuto dall’azienda americana: lo ha riconosciuto senza problemi iFixit.
Non sarà stata cosa da poco riuscire a tenere insieme tutte quelle componenti, a cui si aggiungono anche quelle meccaniche di cui si compone la cerniera. Tenete presente che ogni tentativo di riparazione, anche quello in apparenza più semplice, potrebbe richiedere la rimozione dei pannelli superficiali, uniti con la colla. Per togliere le batterie (due moduli per un totale di 2580mAh) occorre smontare praticamente tutto il dispositivo. La porta di ricarica, oltretutto, risulta essere saldata direttamente sulla scheda madre. Le operazioni di riparazione verranno rese ancor di più complicate dalla presenza di diversi cavi flessibili, che possono danneggiarsi facilmente.
In poche parole, se sapete di essere dei distrattoni cronici, e di avere in generale poca cura del vostro smartphone, il Motorola RAZR non è certamente il modello che fa per voi (non dite che non vi avevamo avvisato). Del resto, ogni dispositivo pieghevole fin qui commercializzato, proprio perché flessibile, ha dimostrato una grande fragilità (bisogna maneggiarli con cura per farli durare il più a lungo possibile). Per di più, in questo caso, il Motorola RAZR appare anche piuttosto difficile da smontare e da riparare: fatevi due conti e domandatevi se vi conviene spendere 1500 euro per poi correre un rischio così grande. Se, in caso contrario, siete sempre soliti trattare con grande cura i dispositivi che utilizzate ogni giorno, allora lanciatevi pure nell’impresa.