Stop alle chiamate indesiderate dai call center TIM? Amara multa da 28 milioni

Sanzione molto pesante da parte del Garante, il comportamento illecito accertato

telefonate mute

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Un provvedimento davvero significativo quello appena divulgato dal Garante della Privacy: i call center TIM e la loro condotta non proprio lecita sono responsabili di aver assicurato una multa da ben 28 milioni di euro all’operatore.

La sanzione del Garante per la Privacy è più precisamente pari a 27.802.946: le motivazioni della notevole multa risiedono tutte nella condotta promozionale dei call center TIM artefici di migliaia e migliaia di telefonate indesiderate ai danni di persone, irregolari perché destinate a non clienti i cui dati personali sono stati trattati senza autorizzazioni.

Il provvedimento del Garante è datato 15 gennaio ma è stato reso noto solo nelle scorse ore. I trattamenti illeciti dei dati personali da parte dei call center TIM avrebbero addirittura interessato milioni di persone. Moltissimi utenti poi sono stati contattati pure a più riprese, nonostante la regolare iscrizione al Registro pubblico delle opposizioni e comunque dopo aver chiesto all’operatore di non essere più contattato. insomma la violazione della volontà di tanti utenti è stata a dir poco palese in una serie di innumerevoli casi.

La multa inferta per l’illecito comportamento dei call center TIM è riconducibile dirrettamente pure all’utilizzo dei dati personali di utenti che hanno partecipato a giochi e concorsi a premi dell’operatore, come TIM Party ad esempio. La collezione di numeri telefonici dei partecipanti è stata utilizzata come database dal quale attingere per attività di telemarketing molto spinte e serrate.

Alla lunga indagine qui riportata ha contribuito il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza: visto il grosso sforzo messo in campo e la multa inferta per l’operato dei call center TIM, le attività di telemarketing serrato ai danni dei cittadini italiani dovrebbero subire una forte battuta di arresto, almeno in questa prima parte del 2020. Lo sperano di certo tutti coloro che negli ultimi mesi sono stati tempestati da fin troppe chiamate indesiderate.