Anche a febbraio conguaglio pensione da rinnovo: l’assistenza via contact center

Anche sul cedolino di febbraio un'ammanco per non pochi cittadini, il punto della situazione

conguaglio pensione da rinnovo

INTERAZIONI: 243

Dopo i ritardi nella visualizzazione del cedolino, un’altra amara sorpresa: il conguaglio pensione da rinnovo è stato segnalato da un certo numero di utenti anche negli ultimi giorni. Come conseguenza, esattamente come a gennaio, in molti si stanno vedendo accreditare un’importo inferiore al solito pure per la seconda mensilità del 2020.

La storia si ripete, purtroppo, a distanza di pochissimo tempo. Come pure raccontato la settimana scorsa, i cedolini della pensione relativa al mese di febbraio hanno tardato ad arrivare proprio in quest’ultima parte di gennaio a causa della dichiarata necessità di effettuare manutenzione al sito dell’INPS. Una volta ritornata alla normalità, proprio la situazione dell’ente previdenziale, tuttavia, i nuovo documento ha mostrato l’amara sorpresa: una nuova decurtazione nell’importo mensile, per chi è stato colpito, non inferiore ai 40 euro ma anche di molto superiore.

Come comportarsi dunque se anche a febbraio la voce conguaglio pensione da rinnovo comporterà una perdita di accredito sulla seconda mensilità del 2020? Come per gennaio, manca una comunicazione esplicita dell’INPS che chiarisca la vera natura dell’anomalia ma alle nuove richieste di informazioni relative alla situazione, ecco che il team social Twitter dell’ente fornisce un nuovo riscontro.

Per quanto, a questo giro, non ci sia alcuna conferma di un nuovo errore tecnico che ha fatto apparire la voce negativa, tutti gli utenti interessati sono invitati a richiedere assistenza specifica al contact center, tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Il numero verde ufficiale da rete fissa è lo 803 164 mentre da un qualsiasi smartphone il recapito da comporre sarà invece lo 06 164 164.

A causa della presenza della voce conguaglio pensione da rinnovo anche per la mensilità di febbraio, appare del tutto aperta la questione dei rimborsi (inizialmente ipotizzate per i mese di marzo). Le somme da risarcire dovrebbero essere ora due, almeno per tutti i cittadini coinvolti.