Novità sul conguaglio pensione da rinnovo? Rimborsi secondo il contact center

Meglio contattare l'ente per la propria situazione ma indennizzi più vicini?

conguaglio pensione per rinnovo

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Il conguaglio pensione da rinnovo in questo gennaio 2020 ha colpito un numero considerevole di cittadini italiani che hanno diritto appunto alla retribuzione mensile. La scorsa settimana abbiamo riportato , sulle pagine di OM, proprio la gravosa questione dei tagli agli accrediti del corrente mese per cifre non inferiori ai 40 euro e in alcuni casi, pure superiori agli 80. Dopo aver chiarito la natura dell’errore della presente anomalia, è stato pure constatato come l’INPS non avesse provveduto ad una comunicazione generale sulla questione. A distanza di qualche giorno, sono stati raccolti alcuni feedback importanti, che almeno potrebbero dare speranza a più di qualcuno.

Primo aspetto fondamentale: nel precedente approfondimento, non si escludeva la possibilità che il conguaglio pensione da rinnovo, così come presente sul cedolino di gennaio, venisse pure riproposto (sempre per una questione di errore tecnico) a febbraio. In un cinguettio delle ultime ore del profilo Twitter dell’INPS, ecco che l’ente previdenziale esclude questa possibilità. affermando appunto che la decurtazione di una preziosa somma mensile non dovrebbe ripetersi (il condizionale purtroppo è pure d’obbligo).

Per chiunque volesse controllare la propria situazione e magari sincerarsi del rimborso del conguaglio da pensione da rinnovo di questo gennaio 2020, l’unica forma di contatto possibile con l’ente resta il contact center, raggiungibile da rete fissa al numero 803 164 e da telefonia mobile allo 06 164 164. In questi giorni, i riscontri ottenuti dagli operatori da un discreto numero di cittadini sono stati i seguenti: i rimborsi per il maltolto del corrente mese saranno erogati naturalmente in forma automatica senza che i pensionati effettuino particolari richieste. Gli indennizzi dovrebbero giungere a partire da marzo e non ad aprile come ipotizzato in un primo momento. Insomma, dovrebbe esserci rimedio all’errore in tempi un po’ più ristretti di quanto previsto in un primo momento ma è giusto restare all’ascolto di ulteriori feedback nel caso di futuri cambi di marcia.