La storica qualificazione agli Ottavi, appena la terza in quasi un secolo di storia azzurra, non è servita. De Laurentiis ha confermato, nonostante il 4 a 0 ai danni del Genk, l’esonero di Carlo Ancelotti. Toccherà a Gennaro Gattuso il compito di tentare la rimonta alla zona Champions che attualmente dista otto punti in Campionato.
Saranno i risultati a determinare quanto questa scelta sia stata indovinata. Ma le perplessità non mancano. Carlo Ancelotti ha guidato il Napoli in dodici partite di Champions perdendone solo una: nella scorsa stagione ad Anfield Road. In questa stagione Ancelotti ha imposto un pareggio ed una vittoria ai Campioni d’Europa: perché privarsi del suo carisma di coppa proprio quando si entra nel vivo della competizione internazionale? E con una Coppa Italia, un mini torneo di cinque gare, tutta da giocare?
Certamente il rendimento in Campionato è disastroso. Ma con 21 partite da giocare, gli otto punti di distacco sono più che recuperabili da una squadra come il Napoli decisamente più forte nella cifra individuale di Lazio e Roma, Cagliari ed Atalanta.
La pessima stagione italiana del Napoli è frutto di un clamoroso concorso di colpe. Società, allenatore, squadra, ambiente ognuno ha contribuito a mortificare le legittime speranze di primato tricolore in una stagione nella quale la Juventus perde qualche colpo. Il primo a pagare è Carlo Ancelotti, ma credo che De Laurentiis abbia in mente anche qualche altra epurazione eccellente durante il calciomercato di gennaio.
Ritengo un errore privarsi della competenza e della guida di Ancelotti in una fase cruciale della stagione e quando, è ormai chiaro, è giunto il momento di chiudere un ciclo ed aprire un’altra fase.
Gattuso è stato un calciatore vincente. Dalla Calabria al tetto del mondo, con la Nazionale ed il Milan. Un uomo del Sud tenace, impegnato nel sociale, che l’anno scorso ha portato il Milan ad un soffio dalla qualificazione Champions. Sarà interessante valutare l’impatto che Gattuso potrà avere sul gruppo dei calciatori.
La stagione può ancora sorridere al Napoli, altri errori potrebbero farla precipitare. Buona vita a mister Ancelotti, buon lavoro a Rino Gattuso