The Politician 2 sarà “completamente diversa”, le previsioni del cast sul futuro di Payton e compagni

Meno musical, più battaglie politiche: in pieno stile Ryan Murphy, la seconda stagione di The Politician rimescolerà le carte

Gwyneth Paltrow e Ben Platt in The Politician

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Ryan Murphy aveva anticipato che l’attesa per The Politician 2 sarebbe stata più breve del previsto e, per quanto sia prematuro pensare a una data di rilascio, sappiamo che la produzione della seconda stagione è in corso già da alcune settimane. E se il claim degli episodi di debutto – qui la nostra recensioneprometteva di prometterci qualsiasi cosa, sembra che per i prossimi ci si possa aspettare qualcosa di completamente diverso. Parola di Lucy Boynton.

Le anticipazioni del cast sembrano riflettere i grandi cambiamenti già suggeriti sul finire della prima stagione, con l’entrata in scena dei personaggi di Judith Light e Bette Midler e la promessa di Payton di candidarsi al Senato nello stato di New York. L’ambizione di un simile progetto dopo il fallimeno della campagna scolastica al liceo di Santa Barbara dimostra come l’universo di Ryan Murphy segua regole proprie e spesso alquanto fantasiose. Non che questo mini la fiducia del cast nel creatore e showrunner della serie; anzi, sono gli stessi interpreti ad augurarsi che le proprie speranze per i personaggi coincidano con le visioni di Murphy.

Ben Platt, il protagonista Payton Hobart, anticipa che The Politician 2 ripartirà proprio dalla campagna elettorale. Sono entusiasta all’idea di lavorare al fianco di Judith [Light]. Spero che la serie continui ad affrontare il tema dell’autenticità, reale e fittizia. Ora che Payton è coinvolto nel vero mondo della politica senza lo scudo del liceo, come e fino a che punto potrà curarsi della sua immagine e di come si riflette sul mondo? Sono sicuro che ci saranno molti spunti di riflessione su vari temi sociali, come nella prima stagione abbiamo esaminato la questione dell’uso delle armi, dei brogli elettorali e così via.

Per quanto riguarda la sfera personale e affettiva del suo personaggio, Platt spera in una buona dose di umanità. Vorrei tanto vedere l’effetto di una relazione “sana” su Payton, anche da un punto di vista romantico. Entrambi i rapporti che ha avuto nella prima stagione sono stati carichi di tensione, anche se per motivi diversi. Uno era pura tattica e l’altro è morto, quindi sarebbe interessante vedere cosa si scatenerebbe in lui se si trovasse in una vera relazione romantica, se lo spingerebbe verso un’ambizione cieca, se lo porterebbe a sacrificare qualcosa, a mostrare empatia e autenticità.

Ciò che invece sembra destinato a non cambiare, in The Politician 2, è l’estetica della serie. Il mondo concepito da Ryan [Murphy], Brad [Falchuk] e Ian [Brennan] è davvero particolare, sontuoso, carico d’ispirazioni. Alcuni eventi sono contemporanei e loro tre sono grandiosi nel commentarli, sempre un passo avanti a tutti, come nel caso dello scandalo delle ammissioni ai college. Volevano che la serie richiamasse visivamente molte ere diverse, e ci sono riusciti. Sarà davvero interessante vedere come riusciranno a farlo nella seconda stagione, dato che sarà ambientata interamente a New York City.

The Politician 2 manterrà allo stesso tempo la sua natura di musical comedy? Non è chiaro. È ancora Ben Platt a promettere che i numeri musicali rimarranno ancorati a episodi fondamentali della serie, senza però assicurare che ve ne siano degli altri. Ho letto solo le sceneggiature di un paio di episodi [della seconda stagione] e per il momento non ci sono numeri musicali. Comunque, se ci saranno, si svolgeranno in situazioni in cui Payton sentirà il bisogno di cantare a prescindere da tutto il resto.

La seconda stagione di The Politician dovrà inoltre far luce sul futuro dei coprotagonisti, Astrid in primis, pronta a intraprendere un nuovo percorso alla scoperta di sé. Non vedo l’ora di vederla essere sé stessa, commenta Lucy Boynton. Per la maggior parte del tempo l’abbiamo vista nei panni della liceale snob e cattiva, ma un po’ alla volta quest’immagine svanisce. Sul finire della stagione si inizia a notare come metta in discussione la sua vera identità, i suoi veri valori, quindi mi interessa scoprire come svelerà di essere. Allo stesso tempo spero che ci siano più occasioni per vedere la vecchia Astrid interagire con la nuova. E così per tutti gli altri personaggi nella cerchia di Payton. Spero che rimangano tutti al suo fianco. Sono curiosa di scoprire come interagiranno, soprattutto ora che le regole del liceo non valgono più.

C’è grande curiosità anche per il futuro di James, lo stratega di Payton interpretato dall’attore di genere non binario Theo Germaine. Spero che [in The Politician 2] si faccia luce sul “dietro le quinte” della vita di James, commenta. Vorrei capire che tipo di relazione avrà con Alice, cosa succederà fra loro, dato che non si vedono da tanto tempo. James è molto legato a Payton e sono curioso di capire se diventerà più indipendente, pur continuando a stargli vicino al college.

Infine bisognerà capire cosa sarà di Infinity, una giovane che la sua interprete, Zooey Deutch, definisce una persona intelligente, una sopravvissuta e al tempo stesso una vittima del suo ambiente. Inoltre si aspettano novità sul futuro della zia Dusty, una sempre eccellente Jessica Lange, e di Georgina Hobart, la madre di Payton col volto di Gwyneth Paltrow.

The Politician 2 è attualmente in produzione a New York e sarà disponibile in streaming su Netflix nel 2020. Per quanto non confermati, i piani di Ryan Murphy prevedono un totale di cinque stagioni, ciascuna incentrata su una diversa corsa elettorale. Ci si aspetta quindi che l’ultima stagione segua il percorso di Payton verso la Casa Bianca.