Le recensioni e i voti di Death Stranding hanno iniziato a pennellare la rete fin dal primo novembre. Quindi ben prima del suo debutto sul mercato, avvenuto giorno 8 del mese in esclusiva temporale su PlayStation 4 e PlayStation 4 Pro – è atteso anche su PC la prossima estate. L’ultima fatica di Hideo Kojma, fin dal suo annuncio, è stata presentata come un’opera poligonale unica nel suo genere: seppur impostata come un action adventure a mondo aperto, può contare su atmosfere, tematiche e meccaniche mai viste prima – o comunque confezionate con regole assai atipiche -, destinate a lasciare il segno a lungo nell’intero panorama videoludico.
Così effettivamente è stato, e i voti di Death Stranding sono lì a dimostrarlo. Così come le opinioni di critica e semplici appassionati ad affollarsi sul web, che tratteggiano una produzione fisiologicamente divisiva. Sul sito di aggregazione Metacritic, il videogame del “papà” della Metal Gear Saga ha ricevuto ben 15 punteggi pieni, ma il suo metascore si assesta su un valore di 83, a causa di alcune review pesantemente negative – come quelle di Stevivor e Giant Bomb – o di altre che hanno accolto il titolo in modo piuttosto tiepido. La divisione della stampa di settore non è mai stata così netta, allo stesso modo di quella del popolo geek.
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Una situazione, questa, che Hideo Kojima aveva ampiamente previsto, così come dichiarato a microfoni del canale YouTube PlayStation Access nell’intervista che potete recuperare anche voi cliccando sul tasto Play del video poco più basso. Il game designer giapponese si è detto per nulla sorpreso dell’accoglienza tanto eterogenea riservata a Death Stranding, considerando che secondo lui situazioni del genere si presentano ogni volta che qualcuno tenta di fare qualcosa di mai visto prima:
Questa sensazione non mi è per nulla nuova. Anche con Metal Gear ho sempre cercato di proporre qualcosa di innovativo ai giocatori, o mostrar loro un nuovo sistema di gameplay. Per quanto riguarda Death Stranding, credo che ci saranno reazioni positive e negative. Questo succede quando provi a fare qualcosa di nuovo, sia nei film che nei videogiochi.
A prescindere dai voti di Death Stranding, Kojima spera comunque che molti degli scettici possano cambiare idea in futuro, magari guardandosi indietro e ripensando all’avventura con protagonista Sam Porter Bridges – interpretato dalla star di The Walking Dead Norman Reedus – con un’accezione del tutto positiva:
Spero che, con il supporto dei miei fan, la positività possa diffondersi. E che fra 5 o 10 anni le persone di guarderanno indietro e penseranno a Death Stranding come un nuovo standard.
E voi, state già giocando a Death Stranding? Cosa ne pensate?