Testa O Croce è la terza vita dei Modà dopo il capitolo Ultrasuoni; Kekko Silvestre: “Non ho problemi con nessuno, ho chiesto scusa”

Esce il 4 ottobre il nuovo capitolo discografico dei Modà, frutto di 4 anni di vita vissuta

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Testa O Croce dei Modà è un album sereno, positivo ma soprattutto concreto. Al suo interno infatti si trovano storie reali, frutto di esperienze di vita vissute davvero.
Quattro anni dopo il precedente progetto discografico, Passione Maledetta, i Modà rilasciano nuova musica. Cosa hanno fatto in questi anni di pausa? Kekko li ha trascorsi in pigiama, ci scherza su, ma soprattutto i Modà sono tornati a vivere la vita di tutti i giorni e hanno recuperato contatti con i rispettivi affetti e con tutto ciò che comprende il mondo reale.

Alcune delle canzoni di Testa O Croce hanno preso vita da storie raccontate al bar da persone che Kekko Silvestre non incontra più e alle quali vorrebbe chiedere ulteriori aggiornamenti sulla storia condivisa. Testa O Croce segna la terza vita dei Modà, se consideriamo come prima vita il periodo della gavetta e come seconda vita la rinascita con Ultrasuoni e il grande successo che li ha portati anche negli Stadi.

Proprio Ultrasuoni è argomento di discussione: l’etichetta discografica fondata da tre importanti circuiti radiofonici, RTL, Radio Italia e RDS, come si pone oggi nei confronti dei Modà?
Scaduto il contratto, il gruppo ha firmato con Salzano (con distribuzione Believe). Le tre radio non passano i loro pezzi ma Kekko Silvestre è certo che non si tratti di punizioni né ripicche quanto piuttosto di scelte a livello di linea editoriale. Ricorda che in fondo, quando il contratto era ancora attivo, due delle tre radio già non trasmettevano più la musica dei Modà ai quali era rimasto l’esclusivo supporto di RTL.

“Io non ho problemi con nessuno, ho anche incontrato la famiglia Montefusco e ho chiesto scusa a loro, così come a Mario Volanti per alcune parole forti che dissi qualche anno fa”, ammette Kekko Silvestre che motiva quelle parole dure in conferenza stampa: erano frutto della frustrazione e della demotivazione che sentiva e non capiva perché non passassero più i pezzi.

“Oggi credo che se non passano i brani dei Modà non sia per orgoglio ma per scelte editoriali”, conclude, consapevole di aver usufruito di una grande opportunità entrando a far parte dell’etichetta discografica Ultrasuoni che, almeno sulla carta promozionale, sembra essere la più forte. Per questo li ringrazia: senza di loro i Modà forse non avrebbero fatto il grande passo e non sarebbero approdati nei palasport.

Diego Arrigoni conferma le parole di Kekko. La band in quel periodo vedeva il frontman poco sereno; era un periodo delicato del loro percorso artistico e le infelici affermazioni di Kekko sono dette frutto di questo.

Testa O Croce è un disco suonato, come pochi; è anche un disco realizzato interamente, testi e musica, dalla band stessa. Kekko ha spiegato che non riuscirebbe mai a cantare “cover”, riferendosi con questo termine anche a brani scritti da altri autori per lui. La credibilità di un cantante passa attraverso ciò che canta, attraverso la sensibilità nell’interpretazione del pezzo e del suo carisma, caratteristiche che Kekko non potrebbe trasmettere se i pezzi non fossero suoi.

L’intenzione è ora quella di non perdere di vista la vita di tutti i giorni evitando di ricadere nel periodo intenso ed estenuante affrontato in passato, un periodo in cui i Modà si sono sentiti “derubati” della vita normale in famiglia della quale hanno sempre avuto bisogno.

L’album sarà disponibile da 4 ottobre con Guarda Le Luci Di Questa Città, un inno alla città di Milano. Proprio a Milano, il 5 ottobre i Modà incontreranno i fan in un evento alla Mondadori di Piazza Duomo.