L’odio social non risparmia Emma Marrone dopo lo stop agli impegni per motivi di salute

Sui social messaggi d'odio inaccettabili: "Ognuno ha quello che si merita"

Tour Emma Marrone

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Messaggi di odio nei confronti di Emma Marrone che ha da poco comunicato di doversi fermare a causa di un problema di salute.

Una decina di anni fa Emma ha superato un tumore alle ovaie e all’utero e l’ipotesi è che si sia verificato un altro caso analogo. Emma Marrone non ne ha fatto parola, ha solo raccontato in prima persona l’esigenza di annullare gli impegni del momento per dare la giusta priorità alla sua salute ma sui social l’odio è dilagante.

In particolare sono gli haters seguaci di Salvini a cinguettare e a legare il problema di salute della cantante alle sue dichiarazioni sull’apertura dei porti.

“Aprite i porti”, l’invito di Emma dal palco, in occasione di un concerto. Da sempre schierata a favore dell’accoglienza, quelle dichiarazioni contro la politica di Matteo Salvini a proposito della gestione dell’emergenza migranti non era passata inosservata tanto che il consigliere della Lega Massimiliano Galli aveva invitato, neanche troppo elegantemente, Emma a pensare a ben altro (e ad aprire le cosce).

Ora Emma è bersaglio dell’odio dei seguaci di Salvini che, ricordando il suo parere, gioiscono per quel che considerano una “punizione” adeguata.

“Emma Marrone… impegnata a combattere la malattia.. forse ora non avrà tempo per insultare Salvini…”, e c’è anche chi scrive: “Ognuno ha quello che si merita” e molto altro. “Questa stupida ragazzotta ha creduto di mettersi in vista insultando Salvini nei suoi concerti, probabilmente si è attirata addosso gli accidenti di tante persone e qualche accidente è andato a segno… ben le sta”, si legge tra le più assurde e ridicole risposte in un mondo a-social che si poggia sull’odio incondizionato inarrestabile anche davanti a seri problemi di salute.

Il supporto ad Emma fortunatamente non manca e sarà il pensiero di tutti gli altri a donarle la giusta forza per affrontare al meglio la nuova sfida.