Abilitare la propria carta PostePay all’interno dell’app ufficiale di Poste non è così semplice come si possa pensare. Oggi 18 settembre ho provato a completare la procedura direttamente online, anche perché una guida chiara ed ufficiale non viene fornita in modo diretto dall’azienda. Una volta scaricata l’applicazione e seguito l’iter guidato, ho inserito la data di scadenza (mese e anno), poi il codice di tre cifre posto sul retro della carta. Risultato? Continui errori e abilitazione mai andata a buon fine.
I primi tentativi li ho fatti nella giornata di ieri, pensando inizialmente a problematiche server che ci possono anche stare dopo la piccola rivoluzione sui sistemi di sicurezza che ha visto protagonista Poste in queste settimane. Gli stessi che, come vi abbiamo riportato nei giorni scorsi, hanno dato vita a numerosi disagi online. Riprovando a collegarmi all’apposito portale PostePay, dopo aver effettuato il login, ho notato nuovamente le limitazioni imposte dai sistemi per non aver abilitato la carta.
Morale della favola? Rientro nell’app, seguo nuovamente la procedura inserendo i miei dati per abilitare la carta, ma ancora una volta un messaggio di errore. Chiamo così l’assistenza e mi viene detto che, pur avendo associato un numero di cellulare alla mia anagrafica, la carta PostePay in mio possesso non risulti in realtà associata ad un numero mobile. Per sbloccare la situazione è in sostanza necessario recarsi alle Poste, esponendo il problema presso uno sportello, o utilizzando le macchinette posizionate all’esterno degli uffici.
Indispensabile recarsi alle Poste per sbloccare la PostePay al 100%
Attualmente, senza abilitazione della carta PostePay ai nuovi sistemi di sicurezza, è possibile prelevare normalmente, ma non utilizzarla online. Per farlo, occorre accedere all’area sicurezza tramite le suddette macchinette, inserendo il numero di cellulare. La nuova procedura dovrà essere completata online 24 ore dopo, una volta ricevuto l’apposito codice personalizzato. Insomma, dai feedback ricevuti, recarsi agli uffici postali a questo punto è inevitabile.