Perché le rimodulazioni Vodafone sono necessarie per l’operatore, l’audizione in Senato

Come Vodafone giustifica le sue modifiche unilaterali del contratto presso l'aula del Senato

rimodulazioni Vodafone

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Tema molto caldo anzi scottante è quello delle rimodulazioni Vodafone, visto il proliferarsi delle modifiche delle condizioni di contratto per molti clienti tra giugno e luglio. Proprio il vettore rosso oggi ha affrontato un’audizione presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato che lo ha visto protagonista insieme a Wind Tre. Il tema principale affrontato è stato il disegno di legge n. 1105, specifico sulla trasparenza delle tariffe dei piani degli operatori e dunque l’argomento rimodulazioni non poteva non essere affrontato.

Perché le rimodulazioni Vodafone sono altamente necessarie nel nostro scenario di mercato? La risposta ad una domanda così spinosa proviene dallo stesso vettore che non può fare altro che giustificare la sua condotta. La prima cosa che è stata ribadita proprio in Senato è quella secondo la quale i costi di servizio dei singoli vettori mobili non sono per nulla statici ma variano nel tempo. Per questo motivo, proprio per garantire ricavi alle aziende TLC, bisogna conferire ai protagonisti del mercato la possibilità di variare anche verso l’alto le proprie tariffe senza l’imposizione di piani sempre fissi. Naturalmente quest’ultima è la presa di posizione della stessa Vodafone che giustifica la condotta nell’ottica di garantire un servizio qualitativamente impeccabile anche rispetto ai più recenti attori del mercato italiano (la chiara frecciatina a Iliad è evidente).

L’operatore rosso ha poi fatto una richiesta specifica ai componenti della Commissione in Senato. Nel caso in cui il disegno di legge in merito alla trasparenza tariffaria dovesse venire approvato così come è oggi e dovesse appunto costringere tutti i vettori a mantenere prezzi stabili dei loro piani, allora bisognerebbe avere il tempo necessario per rendere possibile tutto ciò. Ci sono dei tempi tecnici per consentire l’adeguamento dei sistemi informativi a nuove regole per milioni di clienti nel nostro paese. Nel caso specifico, la fatturazione andrebbe poi gestita in maniera del tutto nuova e per questo viene richiesto appunto del tempo.

L”udenza in Senato, dopo il naturale focus sulle rimodulazioni Vodafone, ha avuto come tema portante lo sforzo del vettore per gli investimenti sulla rete nazionale, in particolare sul 5G. Proprio la crescita tecnologica è possibile, secondo l’azienda, solo con prezzi flessibili delle tariffe imposte ai clienti.