L’attivista Emma González contro il video di God Control di Madonna: “È orribile”

I sopravvissuti alle stragi di Orlando e Parkland non gradiscono la strategia di propaganda della popstar


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Il video di God Control di Madonna è ancora sotto l’attacco dei sopravvissuti alle stragi, e il commento di Emma González arriva nello stesso tempo del feedback di alcuni superstiti della strage di Orlando, avvenuta nell’estate 2016.

González, invece, rischiò la vita il 14 febbraio 2018 mentre Nikolas Jacob Cruz seminava morte e terrore all’interno della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, e oggi è un’attivista famosa per il suo discorso contro la politica delle armi degli Stati Uniti. Dopo aver visionato il video di God Control di Madonna, Emma ha lanciato una serie di tweet nei quali ha criticato aspramente le immagini mostrate dalla popstar:

Ho rimuginato per giorni prima di aprire questo thread, mentre aspettavo di trovare le parole giuste: il nuovo video di Madonna per la sua canzone God Control è orribile.

In seguito Emma si è spostata su più dettagli:

[Madonna] Avrebbe dovuto avvertire soprattutto le vittime del Pulse per le immagini contenute, visto che il singolo è stato rilasciato dopo l’anniversario del 12 giugno.

Se vuoi dare supporto al movimento di prevenzione per la violenza delle armi, fai delle donazioni alle associazioni interessate, in questo caso alla One Pulse Foundation, e ascolta le storie dei sopravvissuti a questa barbarie.

Infine, se twittate immagini o clip dal video di God Controlsegnalatele come disturbanti, che ca**o.

In una recente intervista, la popstar aveva difeso le immagini violente contenute nel video come una sveglia necessaria per scuotere le coscienze, ma soprattutto un modo per attirare l’attenzione e tenere vivo il dibattito sul problema delle armi in America.

Il video di God Control di Madonna, quindi, ha proprio il fine di sconvolgere le persone per portarle ad una presa di posizione sulle armi libere, ma i sopravvissuti alle stragi non condividono questa strategia di propaganda, prendendo una posizione di dissenso oltremodo precisa.