Amici e colleghi non hanno mosso un dito per aiutarlo. Nel giorno del doloroso sfratto, Morgan si sfoga contro i colleghi della musica italiana che si sono girati dall’altra parte facendo finta di non vedere.
Nel momento del bisogno, l’artista è stato lasciato completamente solo, abbandonato a se stesso. Neanche la ex moglie, Asia Argento, è accorsa in suo aiuto, anzi, al contrario, sembra essere tra coloro che hanno lamentato la mancata ricezione di denaro da parte di Morgan e colei che ha firmato lo sgombero della casa di Monza.
All’arrivo del custode giudiziario e delle forze dell’ordine ci sono stati momenti di tensione. Morgan ovviamente non era felice di dover abbandonare la casa che ha comprato e arredato a sua immagine e somiglianza. “Analfabeti come siete a voi le parole fanno paura”, è una delle frasi che si sente nei servizi giornalistici, pronunciata da Morgan nel momento di abbandonare l’appartamento.
Visibilmente più sereno, e rassegnato – ma non fino in fondo – Morgan successivamente esce per qualche dichiarazione alla stampa.
“Si cagavano sotto perché io avevo l’arma della parola e stavo leggendo dei sonetti di Shakespeare”, racconta.
La casa di Monza continua a sentirla di sua proprietà: l’artista si oppone fortemente al provvedimento ed è particolarmente aspro nel criticare il menefreghismo di amici, familiari e parenti. Nessuno ha mosso un dito per aiutarlo.
“Continua a rimanere casa mia questa anche se purtroppo ci sono degli invasori armati, esco perché sono armati ma questa rimane casa mia perché me la sono comperata, non è che arriva quello che la compra a due lire perché si inventano di fare un’asta. Non considero lecita la vendita dell’appartamento”, continua Morgan, prima di sfogarsi contro personaggi noti del mondo della musica e dello spettacolo.
La prima è Asia Argento, nei confronti della quale dice: “Ha firmato lo sgombero della casa per sadismo, perché è cattiva, non ce n’era bisogno perché non ha bisogno di quei soldi”.
A proposito degli “amici” del mondo della musica invece Morgan dice: “Non sono amici, sono egoisti, individualisti che promuovono l’individualismo e che devono fare il disco perché devono fare il disco e sto parlando di tutti da Vasco a Ligabue, a Jovanotti, chiunque, hanno come priorità il loro disco come se al mondo importasse”.
Nell’ultima notte nella sua casa di Monza ha lavorato, ha scritto due canzoni, una si intitola proprio La Casa, in omaggio all’abitazione che ormai ha lasciato.