Non troppo tempo fa i Samsung Galaxy S7 erano passati dagli aggiornamenti di sicurezza mensili a quelli trimestrali, con il sommo dispiacere di chi ancora non ha per niente intenzione di disfarsi del terminale, una delle pietre miliari delle recenti fortune del colosso di Seul. Come riportato dal ‘TAS‘, la situazione potrebbe presto ulteriormente peggiorare, essendo i Samsung Galaxy S7 stati sostituiti già tre volte nel ruolo di top di gamma. Sappiamo che i nuovi dispositivi ricevono patch di sicurezza mensili, mentre i modelli in fase calante, e la maggior parte dei device di fascia media e bassa, tendono a riceverne ogni due o tre mesi.
I Samsung Galaxy S7 sono in ballo dal 2016, e di recente hanno cominciato a ricevere aggiornamenti trimestrali, una garanzia che l’azienda sudcoreana non può più assicurare. Probabile che la serie riceva solo pacchetti casuali, per l’eventuale correzione di bug critici. Si tratta di un procedimenti che scatta a distanza di circa un paio di mesi dal passaggio dagli aggiornamenti mensili a quelli trimestrali (dovrebbe esserne fuori il Galaxy S7 Active, che merita un discorso separato). Per il produttore asiatico i vari Galaxy S10, S9 e S8, oltre che i Note 9 e Note 8, restano l’assoluta priorità: saranno questi i soli terminali per cui saranno garantiti gli aggiornamenti di sicurezza mensili.
La questione non piacerà per niente ai possessori dei Samsung Galaxy S7 (chiaro che il discorso coinvolga, alla stessa maniera, anche gli S7 Edge, che fanno parte della stessa famiglia di device), che ormai dovranno darsi completamente al modding (installazione di rom cucinate da sviluppatori terzi, facendo molta attenzione ai passaggi nel corso dell’innesto, che potrebbe generare non pochi problemi) volendo tenere aggiornato il proprio terminale (oppure iniziare a prendere in considerazione la possibilità di sostituirlo). Cosa sceglierete di fare?