Nelle ultime ore sta prendendo piede la notizia del presunto impatto di un asteroide sulla Terra previsto per il prossimo 9 settembre 2019. Come accaduto anche in passato, la presenza di un corpo celeste la cui orbita è destinata ad avvicinarsi al nostro pianeta ha scatenato un bel po’ di panico, accompagnato anche da tante disinformazione al riguardo.
Raccogliamo tutte le notizie relative all’asteroide del momento. Intanto il suo nome è 2006 QV89. La sua scoperta risale all’anno 2006 appunto ed è opera del Catalina Sky Survey. Fin da subito, il corpo è stato inserito nella categoria dei PHAs (Potentially Hazardous Asteroids ovvero asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra) ma di certo questa etichetta non costituisce per forza un reale pericolo per gli abitanti del nostro pianeta
Chiaro che l’orbita dell’asteroide sia sotto stretta osservazione, in particolar modo dalla NEODyS dell’Università di Pisa e dal JPL NEOPO della NASA ma c’è anche da dire che l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha fissato in uno specifico valore la probabilità che il corpo celeste ci colpisca e di certo questa non è affatto elevata,
L’impatto dell’asteroide sulla Terra sarebbe previsto per il giorno 9 settembre si ma la probabilità che l’episodio avvenga è pari allo 0,13%. Un valore che resta davvero molto basso, con una chance su circa 7000 di colpire il bersaglio.
Insomma, nessuno scenario apocalittico, anche per un secondo motivo. La dimensione dell’asteroide di circa 30 metri e non di più consentirebbe al corpo celeste di “sgretolarsi” nell’impatto con la nostra atmosfera e dunque di dividersi in pezzi più piccoli. Insomma, la pericolosità dell’evento va comunque ridimensionata, almeno alla luce delle informazioni ora in possesso e scientificamente provate dagli esperti.
Come spesso negli ultimi tempi, soprattutto online, ha preso piede una tipologia di informazione più allarmistica che mai. L’impatto dell’asteroide sulla Terra resta un’ipotesi molto remota e come tale dovrebbe essere comunicata attraverso i mezzi di comunicazione.