Aspiranti direttori sportivi di Formula Uno, il vostro momento è finalmente arrivato! Grazie infatti a F1 Manager, l’intrigante nuovo titolo disponibile per dispositivi mobile, essere a capo di una scuderia (in salsa digitale) del motorsport più seguito al mondo non sarà più soltanto un miraggio. L’impegno profuso da Hutch Games porta infatti su smartphone e tablet – indifferentemente che si tratti di Android o iOS – un manageriale di buona fattura che però non è di certo esente da difetti.
Scuderie su misura
Innanzitutto la prima cosa da fare in F1 Manager è la creazione della propria personalissima scuderia, scegliendone il nome e la livrea che le auto sfoggeranno in pista. Una cosa da poco, visto il menu di customizzazione comunque non estesissimo che consente di scegliere tra un numero limitato di layout predefiniti a cui applicare i propri tre colori preferiti. Terminati i preparativi preliminari sarà il momento di assemblare il team della propria scuderia: un team ridotto all’osso (almeno per quanto concerne le decisioni concesse all’utente) dal momento che l’unica scelta sarà quella dei piloti. Presente l’intero roster di 20 piloti dell’attuale campionato mondiale, divisi però per livelli che andranno progressivamente sbloccati all’ottenimento di obbiettivi in game. Chiaro è che se vorrete Lewis Hamilton al volante di una delle vostre monoposto dovrete faticare parecchio e macinare chilometri e chilometri digitali.

Potenza o controllo? Fate la vostra scelta!
Ogni pilota avrà determinati parametri da tenere in considerazione – dall’aggressività nei sorpassi alle capacità difensive, senza dimenticare gestione carburante e gomme, costanza in gara e abilità sul bagnato – e ognuno di essi avrà un proprio peso specifico nell’evoluzione delle gare. Chiaro è che sarà possibile migliorare le skill dei piloti tramite level up, sebbene il tutto sia eccessivamente legato alla casualità e molto poco alla progressione in game (di questo ne parliamo più avanti).
Anche la vettura, alla stregua delle abilità dei piloti, potrà contare su elementi che ne influenzeranno le prestazioni in pista: motore, freni, cambio, sospensioni e alettoni anteriore e posteriore determineranno il rendimento della vettura, con i diversi parametri di ogni pezzo che avranno un’incidenza precisa sulla potenza, sull’aerodinamica, sull’aderenza e sull’affidabilità del mezzo, nonché sul tempo necessario per il cambio gomme durante il pit stop.
Una volta allestita adeguatamente la monoposto sarà il momento di fiondarsi in pista. Sette diversi livelli racchiuderanno i 21 GP di questa stagione (tre per livello), con lo sblocco che sarà progressivo all’ottenimento dei punti consequenziali alle vittorie conquistate. Vittorie che arriveranno dai confronti con altri piloti umani, dal momento che alle 20 vetture standard di ogni gara si aggiungeranno le quattro dei due contendenti reali che, dopo un rapido giro di qualifica, si sfideranno a suon di giri sul tracciato scelto per il ricco montepremi in palio. Un grado di sfida che si innalzerà esponenzialmente nelle fasi avanzate, con gli avversari che saranno in grado di mettere in pista vetture sempre migliori e ottimizzate, e con la giusta pianificazione dei pit stop dal muretto che quindi potrà fare la differenza tra una vittoria all’ultimo respiro e una schiacciante sconfitta. Peccato per l’assenza di una componente per singolo giocatore, sebbene l’intera struttura di gioco sia stata evidentemente ottimizzata per una filosofia esclusivamente multigiocatore.
Piccoli strateghi mobile
La strategia in F1 Manager è però abbastanza ridotta: due sole le mescole da asciutto tra cui scegliere per quanto concerne le gomme, a cui si unisce quella da bagnato, mentre tre saranno le diverse velocità a cui si potranno far viaggiare le vetture tenendo però sempre d’occhio il consumo di carburante. Nulla di cui lamentarsi, stiamo pur sempre parlando di un prodotto mobile orientato a intrattenere durante una corsa in bus o in metro, e quindi infarcirlo di eccessivi contenuti avrebbe rischiato di inquinarne la fruibilità immediata.
Qualche lamentela potremmo sollevarla sull’aspetto “evolutivo” degli elementi presenti nel gioco. La presenza delle casse da cui ricevere in maniera totalmente casuale i potenziamenti non permette una progettualità certa, con la deriva pay to win che è dietro l’angolo. La presenza delle microtransazioni in F1 Manager c’è e ha un suo peso specifico, con chi investirà denaro sonante che avrà percentualmente una possibilità maggiore (non è una scienza esatta) di vedere la propria auto migliorare i diversi componenti.
In sostanza F1 Manager rappresenta un ottimo titolo per tutti gli appassionati del motorsport più seguito al mondo. Non mancano problemi (diversi i freeze dell’applicazione con conseguente perdita del denaro investito per la partecipazione al GP), ma la reattività e il problem solving del servizio clienti mi ha lasciato piacevolmente soddisfatto e speranzoso in vista del futuro del gioco. Un futuro che non mancherà di proporre nuovi contenuti già evidentemente in cantiere, come si evince dalle diciture su alcuni elementi presenti nel titolo ma ancora non fruibili.

Pro
- Gameplay immediato e magnetico
- Titolo su licenza
- Godibile nella sua natura mobile
Contro
- Opzioni strategiche ridotte all’osso (per chi cerca qualcosa in più)
- Bug e freeze in alcuni casi possono compromettere l’esperienza ludica
Questo gioco mi dispiace dirlo ma è ridicolo!! Con i migliori piloti e una buona macchina ti fa partire sempre dalle ultime posizioni. Non avevo più giocato per mesi e adesso mi ricordo il perché. Dicono di aver fatto degli aggiornamenti per migliorarlo ma invece è peggiorato tantissimo. Ho perso delle gare perché ho finito il carburante ma perché i piloti accelerano da soli e se non fai attenzione sempre finisci il carburante. Come dicevo all’inizio: RIDICOLO
Purtroppo, alla lunga, esce fuori la natura estremamente pay-to-win del gioco, che sembra bastonare senza pietà (e senza un minimo di logica) chi non fa acquisti. E’ totalmente inammissibile che gli stessi piloti, sugli stessi circuiti e con le stesse condizioni meteo, una volta vadano bene e l’altra arrivino ultimi. In certe gare, i propri piloti sembrano reattivi e pronti al sorpasso, in altre, nonostante le gomme soft e la strategia “rossa” (ovvero dare il massimo), non riescono a superare vetture molto più lente e con gomme consumate, sbagliando regolarmente qualsiasi curva e rallentando in maniera del tutto casuale e sospetta, facendosi infilare da 2-3 vetture alla volta.
Sospetto anche il modo con cui vengono decise le serie di sconfitte (che in alcuni casi portano al lastrico, di fatto obbligando il giocatore ad acquistare denaro per partecipare alle gare), salvo poi “concedere” qualche vittoria ai giocatori che tornano a giocare dopo uno-due giorni di stop dovuti allo sconforto.
Si ha la perenne sensazione che le gare si svolgano senza coerenza, senza logica. Ciò che succede in pista raramente riflette gli sforzi gestionali dell’utente: è tutto governato dal caso o sapientemente indirizzato dal codice per spingere la gente a spendere denaro reale.
Infine, è assolutamente da rivedere il sistema di “qualifiche” pre-gara: il giro secco TOTALMENTE affidato al caso che determina la posizione di partenza non riflette alcuna caratteristica di auto e/o piloti, e spesso produce dei gap iniziali che sono impossibili da colmare (se ti fa partire in 24esima e 20esima posizione, difficilmente puoi vincere se l’avversario parte, ad esempio, settimo ed 11esimo, a meno che non si addormenti o sbagli completamente ogni pit stop).
Insomma, buone premesse ma esecuzione totalmente errata.