Comunicazioni poco chiare con rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e Tre: occhio a fatture e SMS

Proviamo ad analizzare le ultime polemiche che si sono create sulla comunicazione dei vari operatori

Rimodulazioni Vodafone

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Stiamo per vivere settimane intense e particolari per quanto riguarda le numerose rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e Tre. Tutte le compagnie telefoniche che competono in Italia, faccia eccezione per Iliad, si apprestano ad ufficializzare degli aumenti per la telefonia fissa e mobile. Di recente vi abbiamo addirittura riportato la notizia secondo cui Vodafone intende anticipare i termini di alcuni rincari, a testimonianza del fatto che ci aspetta una lunga estate sotto questo punto di vista.

In una situazione di questo tipo, dovendo fronteggiare diverse rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e Tre, diventa molto importante anche la trasparenza dei vari operatori dal punto di vista della comunicazione. Le attuali normative prevedono che in caso di aumenti per la telefonia fissa, ci sia un annuncio direttamente in fattura, dando il giusto preavviso al pubblico affinché si possa eventualmente recedere senza pagare penali. Lì dove sarebbe in teoria previste. Al contrario, con la telefonia mobile occorre uno specifico SMS.

Su questi argomenti di recente c’è stato un interessante contributo da parte di Mondomobileweb. Le norme ancora valide oggi 31 maggio, infatti, dicono che gli annunci sulle rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e Tre devono esordire in un modo ben preciso. In modo tale che gli utenti colpiti dagli utenti possano avere da subito una chiara percezione di quello che sta pervenire. Ad esempio, la prassi vorrebbe da subito l’utilizzo dell’espressione “modifiche alle condizioni contrattuali“.

Lo studio della fonte ci dice che in realtà non sempre è così e che l’ufficialità delle rimodulazioni Vodafone, TIM, Wind e Tre potrebbe apparire poco chiara in diversi frangenti. Staremo a vedere se quanto riportato nelle ultime ore avrà degli effetti dal punto di vista della comunicazione. A maggior ragione se pensiamo che si tratta di argomenti abbastanza delicati per gli utenti italiani.