Stop agli aggiornamenti Huawei e Honor? Risponde pure la divisione italiana ma è tanto il non detto

La divisione italiana fa da megafono alle dichiarazioni internazionali ma continua a non chiarire alcune cose

aggiornamenti Huawei

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A conclusione di questa frenetica giornata la domanda imperante è solo una: è vero stop agli aggiornamenti Huawei e Honor per gli esemplari dei due brand tanto diffusi sul nostro territorio? Il mancato supporto Google, a causa delle ultime mosse del governo Trump con le quali l’azienda cinese è stata inclusa in una vera e propria lista nera, rischia di avere delle conseguenze importanti e ora una riscontro ufficiale sulla reale situazione giunge anche dalla stessa divisione Huawei Mobile italiana.

Ben presto, questa mattina, abbiamo dato notizia del reale rischio di blocco degli aggiornamenti Huawei e Honor. Il tutto per la mancata licenza garantita all’azienda cinese, in guerra con Trump. Dal canto suo Google ha sottolineato che sui vecchi dispositivi a marchio dei due brand sarebbero stati comunque assicurati i servizi di sicurezza così come l’accesso al Play Store ma si attendeva, nel frattempo, anche una dichiarazione più esaustiva da parte della società che ora è arrivata attraverso il profilo social ufficiale di Huawei Mobile.

Come visibile pure nel post Facebook al termine dell’articolo, gli aggiornamenti Huawei per la sicurezza saranno sempre garantiti come pure i servizi post-vendita per dispositivi dello stesso marchio e per Honor. Fin qui niente di nuovo ma nella comunicazione ufficiale vanno evidenziati almeno due aspetti. Si fa in effetti riferimento ai dispositivi già venduti e quelli a magazzino ma non a nuove uscite e ancora si parla di update deputati alla protezione dei device ma non certo a nuove versioni di sistemi operativi (come a dire Android Q naturalmente).

In soldoni, chi possiede già uno smartphone Huawei e Honor può dormire sonni tranquilli perché continuerà a ricevere sempre update per la protezione del suo device ma di certo non potrà aspettarsi (naturalmente in via ufficiale, diretta e repentina) gli adeguamenti a sistemi operativi incrementali. Come pure sottolineato in mattinata, l’unica strada da intraprendere sarà quella  di creare un ecosistema software proprietario, un OS fatto in casa che però non troveremo certo immediatamente dietro l’angolo. Non c’è dubbio che in questo clima di incertezze, le vendite dei device dei due brand potranno subire una battuta di arresto considerevole.