Risale a ieri il nostro primo post di approfondimento su Honor 20, cui fa seguito oggi la sua apparizione sul benchmark GeekBench. Il product-code del device sembra rispondere alla sigla ‘YAL-L21‘, la stessa che comparì con la certificazione ECC di marzo scorso. Il modello standard, che si affiancherà alla versione Pro, sarà spinto dal processore Kirin 980 e da un blocco RAM di 6GB.
Non male i punteggi ottenuti in single e multi-core, rispettivamente di 3241 e 9706, e quindi in linea con quelli fatti totalizzare dagli altri dispositivi equipaggiati con lo stesso chipset. La gestione software del dispositivo spetterà ad Android 9.0 Pie personalizzata con l’interfaccia Magic UI di casa Honor (cosa che non compare nel benchmark, ma di cui siamo praticamente sicuri).
Relativamente ai rumors precedenti, sappiamo che Honor 20 si accompagnerà ad uno storage di 128GB, oltre che ad un comparto fotografico composto da quattro sensori, di cui il principale da 48MP (Sony IMX586, dovrebbe essere questa la componente deputata). Un dispositivo, quindi, che potrebbe non avere granché da invidiare a Huawei P30, e che, al contrario, rispetto al quale conterà di certo su un grosso vantaggio, il prezzo di vendita, ridimensionato al ribasso, anche se forse non di molto vista l’estrema somiglianza tra i due modelli. Il 21 maggio sarà il giorno dedicato alla presentazione di Honor 20, senza tralasciare il fatto che il terminale si affiancherà ad un modello Pro, ancora più performante e sofisticato.
La serie si contraddistinguerà per un design olografico, per soddisfare anche le pretese di chi non si accontenta di avere un padellone in tasca, ma preferisce di gran lunga sfoggiare un dispositivo bello, oltre che funzionale ed economico. Honor 20 potrebbe rispondere a queste caratteristiche, e fare la differenza ad un po’ di livello, rubando la scena anche ai top di gamma ben più blasonati. Ragionate anche voi in quest’ottica? Fatecelo sapere.
