Britney Spears ricoverata contro la sua volontà dal padre e costretta ad usare farmaci? La nuova versione della popstar

Il movimento #FreeBritney ora annovera la stessa popstar: Britney Spears ricoverata contro la sua volontà dal padre, secondo TMZ


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La tesi di una Britney Spears ricoverata contro la sua volontà dal padre, anziché in cura volontariamente come ipotizzato ad aprile scorso, comincia a guadagnare una certa credibilità. Perfino il portale TMZ, che per primo aveva parlato di un ricovero su base volontaria da parte della popstar in seguito al forte stress emotivo causato dai problemi di salute del padre, ora sostiene la tesi opposta. Ovvero che sia stato proprio il padre della popstar, da oltre dieci anni ormai tutore legale della figlia, a costringerla ad entrare in un centro di salute mentale.

TMZ ha rivelato che la cantante di Toxic sarebbe stata ascoltata dal giudice responsabile della sua custodia, al quale avrebbe confessato di essere stata effettivamente ricoverata forzatamente in una clinica psichiatrica lo scorso aprile e che l’artefice del ricovero sarebbe stato il padre Jamie Spears.

Secondo fonti di TMZ, che pubblica anche una foto della Spears all’uscita dal tribunale, la popstar avrebbe raccontato di essere stata non solo ricoverata contro la sua volontà ma anche costretta ad assumere dei farmaci. Accuse confermate dall’avvocato di sua madre, Lynne Spears: la donna starebbe combattendo per accedere alle cartelle cliniche della figlia e liberarla dall’esercizio autoritario della tutela da parte del padre, come faceva sospettare un suo intervento sui social qualche settimana fa.

Ha detto al giudice che suo padre, Jamie Spears, l’ha mandata in una clinica per la salute mentale contro la sua volontà e l’ha anche costretta a usare farmaci. Ci è stato anche detto che l’avvocato di Lynne Spears ha ripetuto l’accusa.

La cantante ha lasciato il tribunale a piedi scalzi dopo l’udienza a porte chiuse, durante la quale sono state esaminate le sue condizioni di salute e disposte nuove valutazioni.

La popstar ha trascorso 30 giorni in una clinica a Los Angeles, prima di tornare a casa col fidanzato. Ora avrebbe chiesto al giudice, senza ottenerle, delle modifiche al suo regime di tutela per avere più libertà. Durante il ricovero ha anche realizzato un video per tranquillizzare i fan e rassicurarli di avere solo bisogno di un periodo di pausa per curare la sua salute mentale, ma a quanto pare sarebbe stata indotta a mentire. Britney Spears ora parte del movimento ‘Free Britney’, titola TMZ, citando la protesta diffusa che si è generata dal momento in cui la cantante è stata ricoverata: i suoi fan, infatti, hanno sostenuto fin dall’inizio che la scelta di entrare in clinica non fosse stata libera e volontaria da parte della Spears, al punto da protestare in strada per la sua ‘liberazione’ al grido di #FreeBritney. Anche le testimonianze di alcuni registi che hanno lavorato con lei negli ultimi anni hanno contribuito ad avallare la tesi del ricovero coatto, ricordando quanto la Spears fosse controllata a vista ed eterodiretta dal suo management e dalla sua sicurezza.

Il padre della Spears è diventato il suo tutore da quando, nel 2007, i suoi problemi di droga e depressione la portarono più volte in riabilitazione, con la perdita temporanea della custodia dei figli. E tuttora l’uomo sembrerebbe controllare la vita della figlia (anche se per legge non gli è consentito di imporre un ricovero o costringerla ad una terapia contro il suo volere), ma quest’ultima starebbe cercando di conquistare una sua libertà e autonomia sotto il profilo giuridico.