L’iPhone 5G non è più così lontano o meglio il percorso che porterà al suo sviluppo, progettazione e poi produzione non è più costellato di incredibili ostacoli? Certamente le carte in tavola sono cambiate dal momento in cui Apple e Qualcomm hanno deciso di seppellire l’ascia di guerra e trovare un accordo sulle tante controversie legali che le vedono protagoniste fin dal 2017.
Era nell’aria una soluzione del genere: la necessità per Apple di non restare indietro con un iPhone 5G e più in generale con altri dispositivi che supportassero la nuova tecnologia poteva contribuire a sciogliere la diatriba tra i due colossi e così è stato. Solo Qualcomm poteva essere la fornitrice dei chipset necessari per i melafonini di nuova generazione e ben presto (a questo punto) lo sarà, grazie ai nuovi accordi stipulati tra le due società.
Apple aveva iniziato la battaglia contro Qualcomm accusandola di posizione monopolistica che costringeva i suoi clienti a sborsare troppo per licenze d’uso troppo elevate, di fatto sospendendo i pagamenti per le royalties. Qualcomm, dal canto suo, aveva accusato l’azienda di Cupertino di violazioni di brevetti e contribuito allo stop della vendita di alcuni prodotti della melamorsicata in Germania e in Cina. Tutto dimenticato tuttavia ora, proprio con il nuovo accordo che prevede una nuova licenza d’uso dei chip Qualcomm appunto per Apple di ben 6 anni. La fornitura delle componenti sarà dunque esclusiva ed in più Tim Cook dovrà sganciare una cifra (non meglio precisata) al suo fornitore per il servizio reso.
Tutti gli ostacoli per il lancio dell’iPhone 5G di Apple sono dunque stati superati. Per la progettazione del dispositivo si erano creati ovvi problemi di fornitura delle componenti per mancato accordo con Qualcomm e né Intel né tanto meno Huawei erano state considerate delle valide alternative. Una macchina che porterà al nuovo smartphone con connessione ultra-veloce, si è messa di cero in moto, per la gioia dei fan più incalliti dell’azienda californiana.