Shazam!, dal fumetto al grande schermo. Secondo film su Captain Marvel a distanza di settantotto anni. (recensione)

L’umanità sta per essere sterminata dai sette peccati capitali, una faccenda da non prendere troppo seriamente.


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Il film 

 “Shazam” è la parola magica in grado di trasformare il quindicenne Billy Batson in un supereroe adulto stracolmo di poteri. Quando avviene la trasformazione del ragazzino Billy nel bellimbusto in tuta rossa, la mente e le emozioni del supereroe restano quelle di un adolescente ed è questa la chiave su cui il regista David F. Sandberg gioca con il protagonista e con il pubblico in sala. Sanberg utilizza bene le doti umoristiche da eroe impacciato di Zachary Levi che avevamo già visto nel ruolo di protagonista in “Chuk”, la serie tv dove Levi interpreta un nerd informatico alle prese con l’FBI.

Shazam! è un film adatto a tutta la famiglia, non rientra nel filone dei film stracolmi di azione, effetti speciali e drammi a cui DC e Marvel ci hanno abituato negli ultimi anni.

E’ un film che vuole semplicemente raccontare una storia, far sorridere un pubblico dai sette anni in su, senza dover essere per forza intrecciato con una serie interminabile di sequel, prequel e collegamenti ad altre produzioni U.S.A. Shazam! racconta la storia di uno dei primi supereroi mai disegnati, con uno sguardo moderno e una morale semplice.

Il personaggio di Levi non si prende mai troppo sul serio, anche i suoi muscoli sembrano esser imbottiti con la spugna. Il film racconta una storia di formazione, di ricerca della propria identità e del proprio posto nel mondo. Alla fine, supereroi saranno i fratelli e le sorelle della casa famiglia dove vive Billy. Capirà in tempo utile che l’unica vera famiglia è quella pronta ad accoglierti e a non abbandonarti mai.

 

In breve

 Il Mago Shazam cerca un ragazzo puro di cuore che possa prendere il suo posto in qualità di potente guardiano dei demoni dei peccati capitali: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira, accidia.

Billy Batson, orfano quindicenne che viene spostato di affidamento in affidamento, sembra essere la scelta giusta. Convocato dal Mago, al pronunciare la parola “Shazam” si trasforma in un uomo adulto dotato di incredibili superpoteri. Dovrà però fare i conti con la sua immaturità e rabbia adolescenziale, che mal riesce a gestire la nuova trasformazione, prima di acquisire consapevolezza e salvare la sua famiglia e il mondo intero.

 

Il primo film

 Shazam! viene promosso come il primo film sul supereroe DC Comics, ma non è proprio così. Shazam! è stato un personaggio amatissimo dal pubblico nordamericano. Il primo film dal titolo “Adventures of Captain Marvel” venne prodotto nel 1941 dalla Republic Pictures con Tom Tyler nel ruolo di  protagonista.

 

Il fumetto 

 Perché Shazam! e non Captain Marvel? Le ragioni di una intricata battaglia legale basata sul plagio.

Negli anni ’40 “Captain Marvel”, Whiz Comics, è stato un albo a fumetti forse più diffuso e apprezzato di Superman. Si tratta sempre della storia di Billy, che al grido di “Shazam!”acquista forza e poteri. Sono proprio quei superpoteri, così simili a quelli di Superman ad esser stati portati in tribunale, insieme alle pose del protagonista nei disegni. Nonostante la forza e i poteri di shazam, la battaglia legale finisce con una sconfitta per il piccolo Billy e il fumetto negli anni ’50 smette di esser pubblicato.

La prima serie di ”Capitan Marvel” nell’Universo DC, anno 1973, porta appunto il titolo Shazam! La serie non può usare in copertina il titolo Capitan Marvel in quanto intanto questo è stato registrato dalla Marvel Comics per il suo di Capitan Marvel.

 

La serie tv

 Negli anni ’70 alla storia di Billy Batson viene anche dedicato uno show televisivo di successo dal titolo “Shazam!”. Ciò non è bastato a far decollare le vendite dei fumetti. Per molto tempo le avventure di Shazam cadranno nel dimenticatoio, ma da qualche tempo il personaggio ha ripreso forza e vigore e il film conferma questo dato.

Curiosità

 “Shazam” è l’acronimo di coloro che prestano i superpoteri al giovane Batson: la saggezza di Salomone; la forza di Hercules; la resistenza di Atlante; il potere e i fulmini di Zeus; il coraggio di Achille; la velocità Mercurio.

Miglior frase del film

La più bella frase del lungometraggio è sicuramente quella impressa sul parafanghi del bus di famiglia: “Io sono una madre adottiva, qual è il tuo superpotere?”