Il Trono di Spade, 4 teorie affascinanti sui significati, i personaggi e gli sviluppi futuri della serie

Sono passati otto anni dall'inizio della serie, eppure l'ossessione per Il Trono di Spade continua ad alimentare riflessioni e teorie suggestive.

Serie tv Il trono di spade

INTERAZIONI: 50

La serie tv Il Trono di Spade 8 sta per arrivare. La nuova stagione andrà in onda su Sky Atlantic a partire dal 15 aprile e per affrontare queste ultime, interminabili settimane di attesa abbiamo pensato di raccogliere quattro teorie affascinanti sulla serie. Perché Il trono di spade non è solo uno show televisivo, in fondo, ma un fenomeno culturale che ha rivoluzionato la tv e il nostro modo di guardarla. Vediamole subito.

1 – Il trono di spade è più di una serie fantasy

Lo abbiamo appena detto, e il bello è che non siamo gli unici a farlo. In alcune università del Regno Unito la serie tv Il trono di spade è diventato oggetto di discussione e studio per svariati docenti di letteratura modernista e new media. A quanto pare, la cosiddetta Long Lorm TV – che include successi planetari come The Wire, Breaking Bad e, per l’appunto, Il trono di spade – è considerata l’espressione culturale più vibrante ed entusiasmante del mondo contemporaneo.

Esistono addirittura alcuni studi scientifici di natura politica, sociale e legale in cui si sostiene che Il trono di spade incoraggia a riflettere sulla natura e sulla legittimità dei regimi legali che regolano le nostre vite. Perché a differenza di altri titoli dello stesso genere, questa serie non invita a una spensierata fuga dalla realtà. Innanzitutto, è difficile pensare che esista al mondo una persona sana di mente che voglia vivere in un mondo che somiglia a quello de Il trono di spade, e in secondo luogo perché per certi versi viviamo già in una societa del genere.

Allo stesso modo, si fa notare, la serie brilla per le numerose interpretazioni alle quali possono aprirsi gli eventi, i personaggi e persino i luoghi. La Barriera, ad esempio, può essere paragonata a una linea immaginaria che separa la legalità dall’anarchia, la civiltà dalla barbarie, ed è facile leggere in essa dei riferimenti chiari ad altri grandi muri della storia.

Anche le questioni di genere sono aperte a diverse chiavi di lettura, soprattutto in relazione a personaggi come Brienne di Tarth. Secondo una teoria interessante, Brienne avrebbe rifiutato implicitamente il ruolo di donna, più che il genere femminile, e così facendo avrebbe compiuto un atto rivoluzionario, quasi eroico in una società imprigionata da regole talmente ferree.

2 – La serie tv Il trono di spade sarà (potenzialmente) infinita

L’ottava stagione de Il trono di spade è anche l’ultima, ma solo formalmente. Come abbiamo già detto, la televisione non è più semplice intrattenimento, e se da un lato ciò ci permette di godere di contenuti sempre migliori, dall’altro implica che questi stessi contenuti siano un bene commerciale sempre più prezioso. Detto questo, non stupisce che Il trono di spade non possa semplicemente terminare e perdersi nell’oblio.

Nella seconda parte dell’anno inizieranno le riprese del prequel della serie, ed è probabile che il progetto venga diluito per alcuni anni. Non è chiaro cosa succederà dopo, ma sappiamo quanto è importante per i network mantenere i rubinetti aperti. Da fan ne saremmo lieti, ma non possiamo non considerare i potenziali fallimenti di questa strategia. Harry Potter, Star Wars, Il signore degli anelli hanno già dimostrato come anche i titoli di maggior successo e impatto sul pubblico possano facilmente andare incontro a scivoloni clamorosi.

3 – Il trono di spade fa male alla salute

Può sembrare assurdo, eppure c’è chi arriva a definire la serie tv Il trono di spade – e ciò che rappresenta – un problema. Più precisamente, un avvertimento, un segnale di decadimento. Questa tesi parte dalla constatazione che la qualità dell’offerta cinematografica e televisiva attuale è molto scarsa. Tuttavia, si dice, l’offerta è determinata dalla domanda, e dunque cosa possiamo trarre da questa consapevolezza? Che ciò di cui si dibatteva nelle vecchie produzioni – antichi princìpi morali, convenzioni sociali, matrimonio, denaro – non riesce più a essere interessante per un pubblico emotivamente immaturo e incapace di interiorizzare certi temi.

Dato che la stragrande maggioranza della società è composta da adolescenti immaturi e arrapati, si argomenta, il mondo culturale nel suo complesso reagisce di conseguenza e supplisce così alla domanda di prodotti degradanti. Il trono di spade farebbe esattamente questo, con l’aggravante dell’oscenità. E, in sostanza, la serie finisce per essere descritta come una forma d’arte cattiva e oscena che nuoce alla salute, perché porta lo spettatore ad accomodarsi sul divano e osservare incurante per ore le forme di crudeltà più abiette.

Una visione legittima o giusto un tantino estrema?

4 – Il trono di spade ha un modello climatico realistico

Ognuno si diverte meglio crede. C’è chi impiega il proprio tempo libero guardando delle nuove serie tv e chi preferisce riflettere sul clima di Westeros e dintorni. Alcuni scienziati hanno compiuto degli studi per venire a capo di un modello che spieghi realisticamente gli eventi climatici della serie. Cosa hanno scoperto? Innanzitutto che, per via della natura dei venti tra Westeros e il Continente Orientale, gli attacchi a Westeros da parte di draghi o navi dovrebbero arrivare da sud (Dorne o Storm’s end) in inverno e da nord (Valle di Arryn o Approdo del Re) in estate. E poi che le uniche aree al di sotto del punto di congelamento a nord della Barriera si trovano in cima alle montagne Frostfangs, e ciò chiarirebbe le zone di ibernazione estiva degli Estranei. Forte, eh?

Cosa dire di queste teorie? Più che giudicare tocca forse ammettere che, dopo otto anni, i livelli di ossessione per Il trono di spade continuano a crescere. Spaventosamente. Tocca al 15 aprile, adesso, ravvivare la follia collettiva con nuovi, incredibili sviluppi.