Senza freni Huawei con crescita di oltre il 70% in Europa: quanto perdono Samsung e Apple

I numeri parlano chiaro, Huawei pronta al sorpasso del rivale Android Samsung


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Huawei mangia tutti, è proprio il caso di dirlo. Il produttore cinese, nell’ultimo trimestre del 2018 ha registrato numeri da capogiro nell’area EMEA che include Europa, Africa e Medio Oriente, facendo letteralmente mangiare la polvere a Samsung e pure ad Apple. I dati riportati pure dall’ANSA non lasciano spazio ad interpretazioni: di fronte ad un mercato in crisi per i brand storici, proprio Huawei (insieme a Xiaomi) fanno il boom di spedizioni di device.

Sempre nell’area geografica di riferimento, le spedizioni di smartphone nell’ultimo trimestre del 2018 sono quasi equiparabili a quelle dello stesso periodo del 2017, ossia 98.8 milioni di unità. Dunque non c’è stata una vera e propria crisi nel mobile, semmai una rivoluzione  dei protagonisti del settore con Huawei pronta al sorpasso di Samsung che resta leader di mercato ma forse ancora per poco. Il calo di quest’ultima per la sua stessa quota di presenza nei paesi di riferimento  è davvero considerevole e pari al 3,8% in soli 12 mesi. Apple non fa decisamente meglio: il numero di smartphone spediti passa da 19,3 milioni di esemplari  a 16,4 milioni: la quota del 19,6% è un lontano ricordo e ora non resta che accontentarsi solo del 16,6%.

Proprio in controtendenza rispetto a Samsung ed Apple, ecco che Huawei ma pure Xiaomi registrano una crescita a doppia cifra. Concentrandoci su Huawei, il numero di spedizioni  dei suoi prodotti in Europa (e non solo) è aumentato del 73,7%. Dunque  Huawei sorpassa Apple e si avvicina pericolosamente a Samsung con il 21,2% di quota di mercato.

E pensare che fra soli tre giorni (il 26 marzo a Parigi) proprio Huawei lancerà sul mercato le sue nuove ammiraglie P30 e P30 Pro e presumibilmente farà incetta di nuovi ordini e quote di mercato. Per questo 2019 il sorpassa a Samsung, almeno nell’area EMEA, dovrebbe concretizzarsi e allora al produttore sudcoreano non resterà altro da fare se non correre ai ripari per arginare le perdite, magari cambiando totalmente strategia.