Perché non perdere Fleabag, la seconda stagione della dramedy di Phoebe Waller-Bridge in arrivo su Prime Video

Dopo tre anni di attesa, una delle menti più brillanti in circolazione svela finalmente la seconda stagione di una serie adorata da pubblico e critica.

Fleabag, seconda stagione in arrivo su Amazon

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Ditelo a tutti, sta per tornare Fleabag! La seconda stagione della dramedy più irriverente degli ultimi anni si è finalmente svelata su BBC3, e il genio creativo di Phoebe Waller-Bridge non avrebbe potuto manifestarsi in modo più glorioso. Non che ci si potesse davvero aspettare qualcosa di diverso. Perché l’arguzia e un umorismo oscuro, sfacciato e irresistibilmente irriverente sono il marchio di fabbrica di un’artista che proprio grazie a Fleabag ha trovato una collocazione unica, oltre il caos della mediocrità e tra le menti più brillanti di una generazione.

Ma di cosa parliamo esattamente? Se ci fermassimo a una qualsiasi sinossi online potremmo credere che la serie poggi su una premessa per nulla innovativa. Leggeremmo quindi di una quasi-trentenne afflitta da una vita familiare e sociale disastrosa, che fugge il dolore per la morte della migliore amica e l’agonia di un lavoro improponibile – barista in un locale a tema porcellini d’India! – cercando l’effimera consolazione di una vita sessuale promiscua. E per quanto questo sia vero, Fleabag è anche molto di più. Ciò che di speciale la creatura di Phoebe Waller-Bridge ha da offrire lo troviamo nella resa magistrale di dialoghi fittissimi, situazioni tragicomiche, rendez-vous familiari apocalittici. O ancora, e più di tutto, nella lente dissacrante dalla quale Fleabag osserva la propria vita cadere a pezzi.

Fleabag è qualcosa che vive dentro ognuno di noi, in un angolo buio ma non poi così nascosto, e per questo finiamo per amarla. Potremmo ripeterci che dipende solo da un artificio narrativo ben riuscito, dalla risposta al bisogno di gradire la protagonista di una storia – chi seguirebbe una vicenda nella quale non si sente coinvolto? – ma non è così. Siamo onesti, tutti almeno una volta abbiamo fatto qualcosa di orribile, tradito le aspettative di qualcuno, agito per il nostro tornaconto. E di certo tutti siamo stati accanto a un tale disastro, ma un disastro così maledettamente irresistibile, in fondo.

Questo garbuglio di inconfessabili consapevolezze ci ha portati ad amare Fleabag già tre anni fa, e ci lega a lei ancora più profondamente nella seconda stagione. I nuovi episodi consolidano alcuni dei migliori elementi sperimentati in precedenza, come l’abitudine di Fleabag di rompere la quarta parete puntando lo sguardo direttamente sullo spettatore. È a te che mi rivolgo – sembra dire – è a te che svelo come funziona davvero. Ci sei dentro almeno quanto me, bellezza. E va benissimo così, perché questa preziosa complicità ci permette di continuare a osservare da vicino le sue idiosincrasie per la banalità o la falsità delle convenzioni sociali e familiari, immortalate con il solito acume e una costruzione impeccabile dei dialoghi. Oh, e a proposito di famiglia, la magistrale Olivia Colman torna a deliziarci nell’odioso ruolo di madrina-promessa sposa. Evviva!

Non che manchino le novità, per Fleabag. La seconda stagione ci promette anche un enorme sforzo di crescita umana, e la lotta per consolidarlo e sfuggire ai soliti, vecchi tranelli delle peggiori abitudini è il più potente motore dell’azione narrativa. Vedremo la nostra protagonista percorrere con fatica la via di una purificazione interiore, provare a scalfire il muro di ostilità della rigida sorella Claire, tentare di aggirare gli imperativi morali che le precludono l’intimità con un uomo intoccabile. Insomma, vedremo Fleabag cercare di essere meno Fleabag.

A cosa porteranno questi tentativi, certo, è tutto da vedere. Phoebe Waller-Bridge, però, ha dichiarato di non voler assolutamente proseguire con una terza stagione, dunque è lecito attendersi un finale risolutivo, per quanto molto à la Fleabag. E ci sarà un motivo se la stessa Phoebe ha rinunciato a scrivere gli episodi della seconda stagione di Killing Eve per concentrarsi sulla sua prima creatura, no?

In attesa che Amazon confermi la data di uscita della seconda serie di Fleabag in Europa, ecco la scena d’apertura in lingua originale.