Iliad Italia non centra l’obiettivo 3 milioni di clienti, il dubbio sull’aumento delle tariffe di Xavier Niel

Un forte rallentamento dopo la prima crescita iniziale e focus sulle future offerte

Iliad Italia

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Nella giornata di ieri, Iliad Italia ha reso noti i primi dati ufficiali relativi alla quota raggiunta nel nostro mercato e pure ai ricavi ottenuti dopo la discesa in campo nel nostro paese, avvenuta a maggio 2018. Naturalmente, da parte del quarto operatore, la situazione attuale è stata descritta come estremamente positiva in quanto lo stesso debutto del vettore è stato dichiarato come il secondo migliore (in assoluto dopo Free, nel settore mobile in Europa). Ma a guardare bene i dati e pure a sentire le dichiarazioni di Xavier Niel, c’è da non considerare ora tutto cii che luccica.

Patiamo dal numero clienti di Iliad Italia. Già a settembre scorso, ossia a soli 4 mesi dal lancio di Iliad Italia, l’obiettivo 3 milioni di clienti sembrava ad un passo. A fine estate gli utenti passati al nuovo marchio erano già 2,2 milioni e entro dicembre il traguardo in questione sembrava più che mai fattibili. Proprio alla fine del 2018, ci si è fermati invece “sollo” a quota 2,8 milioni di SIM attivate, il 3% sul totale. L’operatore ha subito in effetti un forte rallentamento, dovuto alla concorrenza agguerritissima ma anche ad una qualità di rete che lascia molto a desiderare ancora e costringe molti a migrare verso i concorrenti tradizionali.

Il lancio di Iliad Italia ha poi fatto nascere perdite operative per il brand per 52 milioni di euro. C’era da aspettarselo visi gli investimenti iliad Italia pari a 261 milioni per la rete e di 342 per le frequenze. L’aspetto positivo è che almeno queste ingenti spese dovrebbero garantire di accendere 3500 impianti proprietari in quest’anno, anche per distaccarsi dalla zavorra costituita dal ran sharing su rete Wind Tre.

Cosa succede poi se Xavier Niei a capo del marchio Free in Francia e naturalmente Iliad in Italia insinua il dubbio sull’aumento delle tariffe nel nostro paese. In una dichiarazione agli investitori, pure riportata dal Corriere Comunicazioni, il CEO ha parlato della possibilità che le offerte cambino entro i nostri confini.  La parola utilizzata è stata “aumento” ma a questo punto non sappiamo il riferimento  è stato al prezzo delle tariffe che salirà per aumentare i ricavi o alla quantità di piani che potrebbero intercettare diversi tipi di pubblico. Sarebbe auspicabile, vista la condotta “trasparente dell’operatore, la seconda interpretazione ma ci concediamo il beneficio del dubbio in attesa di nuovi riscontri ufficiali.