Inviolabili EMUI 9 e 8 all’attacco Wi-Fi, come sono protetti i dispositivi Huawei e Honor

Niente paura quando si utilizza un hotspot pubblico, il rimedio trovato dagli sviluppatori

EMUI 9

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Chi ha uno smartphone Huawei o Honor con a bordo EMUI 9 ma anche solo la precedente EMUI 8 può dormire sonni tranquilli: entrambe le interfacce sono in grado di proteggere i device da eventuali attacchi Wi-Fi e dunque non mettono  a repentaglio i dati personali del proprio telefono. Una certezza di non poco conto, visti i tanti rischi che si corrono in rete, soprattutto navigando con hotspot pubblici.

La stessa Huawei ha chiarito qual è l’asso nella manica non solo dell’ultimissima arrivata EMUI 9 (non ancora a bordo di molti dispositivi pure del brand Honor) ma anche dell’interfaccia software pregressa EMUI 8. Il punto di forza risiede nel non mostrare le reali informazioni del telefono nel momento in cui si fa ricerca automatica o manuale di un hotspot pubblico, magari  quello di un negozio, un locale, di una scuola o qualsiasi altro ente pubblico. I telefoni a marchio dei due brand, proprio in questa fase, sono opportunamente camuffati e restituiscono dati casuali e non realistici così da non mettere in pericolo quelli reali che, alcune volte appunto, possono essere conservati e utilizzati per attacchi non certo di poco conto.

Il trucco messo a punto da Huawei è il seguente: a partire da EMUI 8 e successivamente anche con EMUI 9, nel momento in cui uno smartphone Huawei appunto ma anche Honor si collega ad un hotspot pubblico e non personale, l’interfaccia è in grado di fornire dati random, come un indirizzo identificativo MAC di quel telefono del tutto casuale e diverso da quello originale. Come conseguenza più che logica, i dispositivi così protetti non potranno essere vittime di alcun attacco perché irraggiungibili realmente.

Una certezza in più per chi sceglie un device Huawei e Honor? Certo che si, stando alle dichiarazioni del brand. C’è solo da capire se in futuro furbi e  preparati hacker non riescano ad aggirare questa protezione, accaparrandosi del vero indirizzo MAC dei telefoni.