Quando nell’album “Playlist” (2018) era comparsa la traccia Cabriolet di Salmo feat. Sfera Ebbasta si era sollevato un coro a metà tra il sorpreso e l’indignato, ma tuttavia la parte più sana del pubblico si era detta incuriosita dall’apparente ossimorica collaborazione. Il brano è stato prodotto da Salmo e Charlie Charles, già collaboratore e talent-scout del mondo della trap, e riporta entrambe le dimensioni dei due interpreti che si accompagnano tra il flow del rapper sardo e l’autotune caratteristico della voce di Rockstar.
All’origine della sorpresa dei loro supporters, soprattutto, troviamo un vecchio dissing del 2016 scatenato da Rolling Stone dopo il lancio del video di Mr. Thunder di Salmo nel quale, dai primi fotogrammi, il rapper sardo faceva una parodia che la rivista aveva interpretato come una provocazione diretta a Sfera. Il giornalista aveva rivolto al trapper di Cinisello Balsamo la domanda: «Hai visto il video in cui Salmo ti imita?» e la voce di Popstar aveva risposto: «Sì, e penso che me lo può su**re, se parla di me ho vinto io». I due personaggi, tuttavia, si chiarirono al telefono come aveva riportato Sfera Ebbasta in un post su Facebook.
Lo stesso Salmo aveva spiegato ai microfoni di Radio 105 che la sua era una parodia di tutta la scena trap, anche quella americana, dunque non era una frecciatina rivolta alla sola persona di Sfera Ebbasta. La loro pace fu suggellata anche in uno scatto che li mostrava insieme, con il trapper che mostrava il dito medio all’obiettivo. Il risultato è Playlist di Salmo feat. Sfera Ebbasta, un brano che riprende il beat tipico della trap e parla dello stato attuale delle cose, dai sogni interrotti alle scelte che hanno portato entrambi al successo. La parte più divertente la troviamo nella frecciatina che entrambi lanciano contro Rolling Stone: «Volevo fare il batterista, suonare con un gruppo rock. Meglio che fare il giornalista e pensare sia un lavoro scrivere su Rolling Stone».
Cabriolet di Salmo feat. Sfera Ebbasta è la canzone della pace accordata tra le due parti dopo un contrasto nato da un equivoco provocato da Rolling Stone.
TESTO
Mai stato il primo della classe
Un ignorante fuoriclasse
Prego Dio da queste casse
Come se m’ascoltasse, ah
Benedici questi sognatori
Senza un euro in tasca e Wi-Fi, ah
Quando ti svegli e non pensi ai soldi
Vuole dire che li fai più della Snai
È questione di etica
Questi che pensano solo all’estetica
Qui non ci sono punizioni per chi sbaglia
Non ci sono premi per chi merita
Il talento è un carcere a vita
Una bella tipa, sì, ma senza la fi*a
In più sei in Italia
Dove nascono figli già vecchi coi padri all’antica.
E allora stica’, eh-eh
Trova ciò che ami e lascia che ti uccida, eh-eh
Domani vai sicuro come sempre
A scuola se ti chiedono: “Il futuro dov’è?”
Digli: “Presente!”.
Volevo fare il batterista
Suonare con un gruppo rock
Meglio che fare il giornalista
E pensare sia un lavoro scrivere su Rolling Stone
Potrei suonare il pianoforte
Vivere in una Cabriolet
Una canzone non salverà il mondo
Ma so che può salvare te.
E volevo sfrecciare su una Cabriolet
Col vento in faccia e coi soldi in tasca
A duecento all’ora mi sono accorto che
Anche arrivare primo ormai nemmeno mi basta
E pure chi mi odia ora mi stringe la mano
Scrivo un’altra strofa corta, un altro disco di platino
‘Sto rapper fa “bau”, la sua tipa “miao”
Io invece quando entro, spacco, esco, ciao.
Volevo fare il batterista
Suonare con un gruppo rock
Meglio che fare il giornalista
E pensare sia un lavoro scrivere su Rolling Stone
Potrei suonare il pianoforte
Vivere in una Cabriolet
Una canzone non salverà il mondo
Ma so che può salvare te.
Volevo fare il batterista
Suonare con un gruppo rock
Meglio che fare il giornalista
E pensare sia un lavoro scrivere su Rolling Stone
Potrei suonare il pianoforte
Vivere in una Cabriolet
Una canzone non salverà il mondo
Ma so che può salvare te.
