Ora o mai più su Raiuno: Jessica Morlacchi ritrova le ali ma manca il cielo

Jessica Morlacchi, ex Gazosa, teenband dei primi anni 2000, dimostra che anche chi è uscito di scena abbia a volte parecchio da dire.


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Non scrivo di televisione.

Non mi interessa scrivere di televisione.

A volte mi occupo dei talent, ma lo faccio con lo stesso entusiasmo con cui si va dal dentista. Devi, ma vorresti essere altrove.

Mi occupo però di musica. E in modo particolare di musica al femminile.

Succede che in televisione c’è stato un programma che ha attirato una certa attenzione, seppur posto in collocazione chiaramente sbagliata, contro la macina-tutto Maria De Filippi, Ora o mai più.

Sorvolando sul titolo infelice, vagamente jettatorio e in tutti i casi impietoso, il programma in questione ha avuto un ottimo seguito, sia in tv che soprattutto sui social, in virtù di un mix tra personaggi con le personalità particolarmente importanti come i coach, l’idea che tra chi è uscito in qualche modo di scena ci sia del buono, a volte dell’ottimo, e quella strana deriva tutta italiana che vuole il pubblico attaccare chi ha successo neanche lo avesse ottenuto a nostro discapito e allo stesso tempo empatizzare con chi il successo lo ha più o meno meritatamente perso, neanche avesse subito un torto di quelli che si lavano col sangue. Fatevi un giro sui social di domenica mattina, per dire, e capirete quanto Ora o mai più sia stato permeante, come programma.

A me, ripeto, della televisione in sé frega niente, ma nel vedere la schiera di coach e quella dei cantanti con un successo fugace alle spalle mi sono indubbiamente incuriosito.

Innanzitutto per il fatto che tra le cosiddette meteore ci fosse uno come Vallesi, cioè un cantautore che ha segnato a suo modo un periodo del nostro pop, parlo dei primi anni Novanta, e che ha avuto un seguito tale da farlo tuttora amare come scalasse ancora le classifiche, a distanza di una vita. Lui che in effetti, nonostante non abbia sempre fatto bene è destinato alla vittoria finale proprio grazie a un fanclub ancora attivissimo. Poi sono rimasto colpito, molto, da due nomi che a loro modo hanno dominato la scena, Jessica Morlacchi, ex leader dei Gazosa, teen-band inventata dalla Caselli nei primi anni zero, e Silvia Salemi, cantautrice che, specie col recentemente scomparso Giampiero Artegiani, ha a suo tempo, sempre una vita fa, scritto canzoni di indubbio valore.

Questa mia curiosità, non certo imboccata da uffici stampa o discografici, mi ha portato a voler incontrare Jessica Morlacchi, artista che all’epoca dei Gazosa avevo bellamente e giustamente ignorato (presumibilmente per sua fortuna). Il gancio è stato il suo coach, Red Canzian, mio fraterno amico. Un uomo e un artista generoso, al punto da farsi debitamente da parte durante le esibizioni, non rubando mai la scena televisiva e canora a Jessica. Un artista che ha deciso di mettere del suo nel rilancio di Jessica, andando a scrivere col prode Miki Porru una canzone che è una sorta di vestito aderente e su misura cucito per lei, racconto in musica del momento buio che l’ex Gazosa ha vissuto dopo l’enorme successo ottenuto ancora tredicenne. Il brano Senza ali e senza cielo ci parla, appunto, di paure, di speranze, di cadute e di rinascite. Ripeto, un vestito aderente, cucito su misura. E siccome Red Canzian non è un autore qualsiasi, e neanche il suo sodale di lungo corso Miki Porru, l’inedito che Jessica Morlacchi si trova a maneggiare è di quelli che lasciano il segno. Non una canzone qualsiasi.

Come non sono stati duetti qualsiasi quelli che ha avuto modo di farci sentire nel corso delle puntate di un programma ironico e impietoso, forse, ma sicuramente interessante.

Jessica, poi, ho avuto modo di constatarlo di persona mentre mi raccontava di come, con duro lavoro, certo non fatto da sola, è riuscita a superare i suoi attacchi di panico, quelli di cui si parla in Senza Ali e Senza Cielo, è una artista dalla personalità complessa e decisamente interessante. Come se non dovesse bastare la voce, quella chiara a chiunque l’abbia ascoltata, e non bastasse l’essere in tutti i casi riuscita a rimettere in piedi dopo un lungo periodo oscuro, di quelli che in genere lasciano esanimi a terra.

Ora, dato per assodato che Paolo Vallesi vincerà questa seconda edizione di Ora o mai più. Dato per assodato che a Davide De Marinis andrà il premio simpatia di questa seconda edizione di Ora o mai più. Resta la speranza, speranza che va alimentata, certo, non lasciata a se stessa, che da questo insolito talent destinato a chi ha già dimostrato di avere talento, tornino a volare artisti che qualcosa di buono hanno già fatto. O come nel caso di Jessica Morlacchi, hanno decisamente molto di buono da farci ascoltare.