A prova di attacco i Samsung Galaxy S10: anti-virus di serie ma attenti agli abbonamenti

Un plus per la protezione dei top di gamma ma non positivo in ogni suo aspetto

Samsung Galaxy S10

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L’aspetto sicurezza sui nuovissimi Samsung Galaxy S10 sembra essere davevr centrale: il produttore sudcoreano ha previsto che sui suoi dispositivi siano presenti i software anti-virus McAfee.  La cosa può essere vista positivamente ma la scelta avrebbe anche i suoi punti critici. Cerchiamo dunque di capire l’una e l’altra posizione.

Dotare un top di gamma dal prezzo ragguardevole di un anti-virus di ottima qualità come quello McAfee già preinstallato sul telefono resta un punto a favore dei device. La protezione dei nostri dispositivi mobili, ancor di più di quella dei nostri computer oramai, risulta a dir poco fondamentale in questi tempi (visto l’utilizzo intenso proprio dei device più piccoli). Vanno tuttavia sottolineati due dubbi: la maggiore sicurezza nelle connessioni di rete (in realtà non sempre garantita al 100%) si paga con un maggiore spazio di archiviazione occupato sul telefono e magari pure con qualche rallentamento di processo.

Ma le perplessità sulla disponibilità di un anti-virus McAfee sul Samsung Galaxy S10 vanno anche oltre: la partnership siglata da Samsung ha concesso agli utenti la possibilità di avere le app di monitoraggio preinstallate sul telefono ma con delle limitazioni. Gli strumenti sono validi solo per un determinato periodo di prova, ancora una funzione utile come la crittografia della propria connessione di rete è completamente free ma solo per i primi 250 MB di dati scambiati. Terminato questo test gratuito appunto, gli utenti dovranno affrontare una spesa per uno specifico abbonamento, a seconda delle proprie esigenze di protezione.

Insomma, buona l’iniziativa di dotare i Samsung Galaxy S10 di un ulteriore strumento di protezione ma forse la scelta poteva ricadere su soluzioni diverse da quelle McAfee, magari totalmente gratuite. L’invito, neanche tanto velato, di acquistare un pacchetto abbonamento dopo un piccolo periodo di prova, appare alquanto fuori luogo dopo l’ingente spesa per un device di costo anche abbondantemente superiore ai 1000 euro.