Clienti Sky ingannati secondo l’Antitrust: 7 milioni di multa ma i rimborsi?

Clienti costretti a recedere oppure a pagare di più con DAZN, le colpe accertate


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Notizia di oggi 18 febbraio: Sky è stata ritenuta “colpevole” di aver ingannato i suoi clienti agli inizi della stagione calcistica 2018/2019. L’Antirust ha stabilito una pesante sanzione di ben 7 milioni di euro ai danni del colosso satellitare per pubblicità ingannevole diffusa dalla scorsa estate fino in autunno, in concomitanza con il lancio sul nostro mercato della piattaforma DAZN.

Perché è colpevole Sky? I clienti della piattaforma non sarebbero stati sufficientemente informati della riduzione dell’offerta del pacchetto calcistico proprio all’inizio del campionato corrente. Come è noto, da fine agosto, gli abbonati a Sky hanno potuto godere di sole 7 partire su 10 per ogni giornata di campionato della serie A, mentre gli è stato completamente precluso il campionato di serie B. Secondo quanto verificato dall’Antitrust, i clienti non sarebbero stati sufficientemente informati del grosso cambiamento al loro sfavore nel momento del rinnovo dell’offerta.

Ancora, le colpe di Sky non finirebbero qui: non solo gli abbonati hanno creduto di poter usufruire del pacchetto SKY con tutte le partite di serie A e di serie B, ma una volta svelata la gran brutta novità, le strade percorribili sono state entrambe pensate ai danni degli utenti finali. La prima soluzione, abbastanza onerosa, è stata quella che ha previsto l’integrazione del pacchetto Sky con un ulteriore costo sul totale della spesa del servizio. Come alternativa, chi non ha voluto accettare le nuove e svantaggiose condizioni, ha fatto valere il diritto di recesso dalla sua offerta ma subendo spesso penali e dovendo pure affrontare dei costi in molte situazioni.

L’intervento dell’Antitrust che sanziona Sky e sancisce la scorrettezza del suo comportamento commerciale non può che essere vista di buon occhio da tanti clienti. Questi ultimi tuttavia si chiederanno se è previsto una sorta di risarcimento/rimborso per quanto “estorto” con una tattica tutt’altro che trasparente. Ecco, su questo fronte, non c’è alcuna novità e  difficilmente verranno previsti degli indennizzi ai clienti finali, neppure sotto forma di servizi aggiuntivi gratuiti.