Ma davvero i problemi Iliad con la rete dipendono dai limiti sulle emissioni elettromagnetiche? La soluzione per Levi

L'audizione alla Camera di Levi fa chiarezza sullo stato dei lavori per antenne proprietarie

Problemi Iliad

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Si torna a parlare dei frequenti problemi Iliad con la sua copertura di rete dopo l’audizione, avvenuta alla Camera nella giornata di ieri 5 febbraio, con protagonista il giovanissimo AD Benedetto Levi e pure Pinar Serdengecti, Regulation and Competition Affairs Director proprio dell’operatore. Sui malfunzionamenti, non certo poco frequenti del servizio, i due rappresentanti del nuovo quarto operatore hanno dato una spiegazione tutt’altro che poco chiara, identificando il vero motivo per il quale (a loro avviso) la qualità dell’offerta mobile non può ancora migliorare.

Come riportato anche dal sito Universo Free, Levi ha evidenziato un più che sostanziale collo di bottiglia che “strozza” la possibilità di superare i problemi Iliad per la qualità della rete offerta ai clienti. L’operatore è impegnato in numerosi investimenti sul territorio per l’installazione di propri impianti ma molte volte i lavori si scontrano contro i limiti di emissioni elettromagnetiche di città e paesi, soprattutto quelli più densamente popolati.  Dove esistono già i ripetitori della concorrenza, non è possibile inserirne di nuovi, visto i valori non sperabili di 6V/metro.

Nel corso dell’audizione presso la Camera, è scesa più nei particolari della questione Pinar Serdengecti. La referente ha confermato che molti dei problemi Iliad con la propria rete dipendono dalla mancata possibilità di installare impianti proprietari e ha fornito una soluzione dedicata: aumentare i limiti annuali riferiti alle emissioni elettromagnetiche in Italia, pur mantenendo questi ultimi al di sotto di quelli in vigore in altri paesi europei (sostanzialmente più  permissivi). Sempre secondo quando dichiarato andrebbero pure modificate le modalità di misurazione proprio dei campi elettromagnetici, già uniformandole alla prossima tecnologia 5G e dunque passando da rivelazioni standard a dinamiche.

La soluzione di Iliad non piacerà di certo a tanti cittadini attenti alla questione emissioni elettromagnetiche e pure a più di qualche associazione interessata al tema. Quanti, per avere il 4G fisso sul proprio dispositivo, sono disposti a trovarsi qualche antenna in più fuori casa o ufficio? La questione è del tutto aperta.