Irama a Sanremo per cantare la violenza domestica in La ragazza con il cuore di latta, un inno di speranza

Filippo racconta il significato dell'intenso brano sanremese.


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La violenza domestica ma con un risvolto speranzoso: Irama al Festival di Sanremo 2019 presenta un brano intenso e dal testo importante, toccando uno dei temi più delicati.

La storia di Linda è la cornice de La ragazza con il cuore di latta, che sta a rappresentare l’intervento di bypass subito dalla donna al cuore ma anche la violenza subita da suo padre, tra quelle che dovrebbero essere sicure mura di casa e racchiudere la serenità familiare.

Irama ne parla una canzone nata da una storia vera, in occasione di una vacanza in Puglia ma si concentra in modo particolare sull’argomento della violenza domestica.

“Avevo voglia di raccontare qualcosa che riguarda tante donne, un problema che esiste ma di cui non si parla mai abbastanza”, spiega Irama, sottolineando l’importanza del ruolo del cantautore.

“Da cantautore mi concentro sulla verità”, prosegue, orgoglioso di essere in gara tra i 24 Campioni del Festival di Sanremo per poi lanciare – l’8 febbraio – l’album Giovani per sempre, nuova edizione del disco Giovani.

La ragazza con il cuore di latta racconta la sofferenza degli abusi in famiglia e un cuore pulsante pronto solo all’amore che improvvisamente diventa “di latta” in seguito alle violenze domestiche subite dalla protagonista. Il filo conduttore però è la speranza che nel finale è rappresentata dal battito del cuore.

“Il mio vuole essere soprattutto un inno di speranza. Nel finale, il cuore che batte nel ventre della ragazza è la vita che nonostante tutto va avanti e ti permette di andare avanti”.

Dopo l’esordio sanremese nella categoria delle Nuove Proposte, Irama quest’anno torna a calare il palco del Teatro Ariston, orgoglioso di essere tra i Big della musica italiana. A proposito del risultato, anticipa: “Non sto andando per vincere. La gara è importante fino a un certo punto” e se dovesse vincere dedicherebbe il premio a sua nonna.