Slash parla del suo soprannome: “L’attore Seymour Cassel notava che non stavo mai fermo”

Il chitarrista aveva solo 13 anni e un carattere vivace, per questo gli venne dato uno pseudonimo corrispondente a "colpire" o "squarciare"


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Slash parla del suo soprannome e si racconta nei dettagli nel corso di un’intervista rilasciata a una TV australiana, la stessa in cui svela il motivo delle sue iniziali resistenze sul singolo Sweet Child O’ Mine dei Guns N’ Roses. Il chitarrista, al secolo Saul Hudson, racconta che i suoi genitori lavoravano nel mondo della musica e dello spettacolo, e a soli 5 anni si era trasferito a Los Angeles insieme alla sua famiglia.

Negli anni si vociferava che Slash avesse ricevuto consigli da Keith Richards, chitarrista dei Rolling Stones, e che grazie alle dritte ricevute avesse sviluppato una sua personale tecnica. Lo stesso Hudson, però, smentiscechiarisce il ruolo che Richards ha avuto nella sua vita. All’intervistatore Slash racconta che il lavoro dei suoi genitori lo faceva vivere spesso a contatto con gli artisti, e quando aveva 13 anni aveva incontrato Ronnie Wood, secondo chitarrista della band di Mick Jagger, mentre si trovava a casa dell’attore Seymour Cassel. Quest’ultimo aveva lavorato in film come Dick TracyBartleby, e aveva notato che l’adolescente Hudson aveva una personalità vivace, sempre in movimento e in esplorazione, tanto da sfuggire al controllo degli adulti.

Durante l’intervista Slash parla del suo soprannome e viene spontaneo ricordare che “slash” corrisponde al sostantivo “colpo, squarcio” ma anche al verbo “tagliare, squarciare“, e la spiegazione arriva dalle stesse parole di Cassel: «Era sempre di fretta, si spostava da una cosa all’altra». Il tredicenne Hudson apprezzò quello pseudonimo e lo adottò come nome d’arte per il resto dei suoi giorni, soprattutto per la sua carriera.

A proposito della sua carriera, il chitarrista dei Guns N’ Roses specifica che né Keith Richards né Ronnie Wood gli diedero lezioni di chitarra in quanto, in quegli anni, non aveva ancora imbracciato lo strumento, cosa che fece a partire dai 15 anni. Quando Slash parla del suo soprannome, soprattutto, smentisce la teoria secondo la quale il chitarrista scelse il nome d’arte per omaggiare gli AC/DC, in quanto la barra che compare tra le due sigle, in inglese, si chiama appunto “slash”.