Striscia la Notizia attacca Fortnite: il gioco crea dipendenza e cyberbullismo

Il videogioco più popolare di quest'epoca nel mirino dello storico notiziario satirico di Canale 5. Tra allarmismi e disinformazione, il servizio fa discutere la community di appassionati

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Striscia la Notizia ci è andata ancora una volta giù pesante con i videogiochi. A questo giro mirando a Fortnite! Lo storico notiziario satirico di Canale 5 ha attaccato pesantemente il videogame più popolare del momento in un servizio andato in onda nella serata di ieri, 28 gennaio 2019. Un servizio che, tra strafalcioni imperdonabili dagli appassionati e pasticciati approcci (dis)informativi, ha fatto molto discutere la community legata allo shooter online di Epic Games. Il gioco, secondo il report di Marco Camisani Calzolari, è “un grosso problema per i ragazzi di oggi”, colpevole di creare dipendenza e divenire luogo di incontro virtuale favorevole al cyberbullismo.

Stando a quanto spiegato nel video di Striscia la Notizia, Fortnite e la sua Battaglia Reale non sono solo rei di generare dipendenza nei minori, ma anche un’ottima occasione per istigare gruppi di giocatori a coalizzarsi contro altri, portando così a forme più o meno dirette di cyberbullismo. Nel pasticcio di 4 minuti, non manca neppure il caso del pedofilo che si serviva della chat di Fortnite per adescare minori. Il caso fece scalpore qualche settimana fa, ma fu subito a tutti chiaro quanto il problema fosse la pedofilia dell’uomo, e non il servizio di messaggistica di un videogioco in sé. A tutti, ma forse non a Strisica la Notizia.

Appare innegabile quanto Fortnite sia popolare tra giovani e giovanissimi. Così come è innegabile quanto videogiocare con un approccio equilibrato faccia bene a corpo, spirito e – negli ultimi anni – anche al portafogli dei giocatori competitivi. Senza dimenticare gli evidenti strumenti offerti dagli universi poligonali all’apprendimento e alla socializzazione – pensiamo anche solo a simpatici gruppi Facebook come Fortnite Italia Group. Il servizio di Marco Camisani Calzolari – che potete guardare integralmente a questo link su Mediaset Play – non ne parla mai, se non per accenni nell’intervento della dottoressa Viola Nicolucci, esperta in psicologia dei videogiochi:

Ci sono ben più di venticinque anni di ricerca svolta da varie università americane, che dimostrano che la violenza presente nei videogiochi sparatutto non aumenta il rischio di comportamenti violenti nei videogiocatori. Altre ricerche dimostrano che sono proprio i videogiochi sparatutto ad avere la capacità di migliorare alcune capacità cognitive, quali l’attenzione divisa e la memoria di lavoro a breve termine, nei videogiocatori.

Striscia la Notizia conclude poi la “demonizzazione” di Fortnite offrendo alcuni – quasi tutti sensati, c’è da ammetterlo – consigli ai genitori di giovanissimi giocatori di Fortnite. Tra questi, viene suggerito di disattivare la chat, provare a giocare per capirne meccaniche e contenuti o, in casi estremi, eliminare il gioco da console, PC o dispositivi mobile. Il mio consiglio, rivolto invece alla redazione di Striscia, è quello di dedicare in futuro uno sguardo più attento e dignitoso ad un mondo in dirompente crescita, tanto sul piano economico quanto su quello emozionale.

Una volta i giovani sognavano di diventare calciatori, pop star o attori famosi, oggi sognano anche di diventare giocatori professionisti di videogiochi. E di abbattere, con proiettili virtuali, tutte le brutture della disinformazione.

Fortnite

Piattaforme: PS4, Xbox One, PC, Nintendo Switch, Android, iOS

Data Uscita: Disponibile