Morgan omaggia i Queen con cinque versioni del brano These Are The Days Of Our Lives

Dalla versione acapella all'esecuzione interamente al piano, l'ex Bluvertigo risponde alle critiche sul suo show con la sua libertà di espressione e tributo


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Morgan omaggia i Queen ancora una volta e lo fa con un altro brano, These Are The Days Of Our Lives, estratto dall’album “Innuendo” (1991), l’ultimo disco che la band ha inciso prima della scomparsa di Freddie Mercury. Dopo aver dedicato una serata alla band di Bohemian Rhapsody su Rai2 con la trasmissione Freddie – Speciale Freddie MercuryMarco Castoldi è stato oggetto di aspre polemiche per essersi soprattutto esibito in alcune cover tra un intervallo e l’altro dello show. Molti spettatori, infatti, lo hanno accusato di aver rovinato i maggiori successi della band con le sue interpretazioni in studio eseguite al pianoforte con la collaborazione di Petra Magoni e Megahertz.

Tuttavia il conduttore e compositore non si lascia intimidire, e dopo aver pubblicato un saggio sul brano Bohemian Rhapsody sul suo sito ufficiale Morgan omaggia i Queen scegliendo un’altra canzone. These Are The Days Of Our Lives è un brano pop accompagnato da un video ufficiale che mostra la band in bianco e nero e un Freddie Mercury senza baffi, molto magro e provato dalla malattia che lo strappò alla vita. Morgan lo ripropone in cinque versioni: la prima è interamente eseguita con la voce e più tracce sovraincise, nello stile acapella. La seconda è strumentale, eseguita con pianoforte e percussioni, mentre la terza è incisa solamente col pianoforte. La quarta versione è un provino di discreta qualità, con la voce di Morgan alterata dall’autotune e la quinta, infine, è una ritmica di supporto nella quale sono presenti solamente le percussioni e il basso.

Con questa nuova prova il compositore ed ex Bluvertigo ha voluto rispondere alle critiche che molti fan dei Queen gli hanno rivolto negli ultimi giorni, e ha voluto dimostrare che il suo amore per una delle band più importanti della storia del rock non ha limiti, e probabilmente ve ne saranno altri. Morgan omaggia i Queen e rende loro un tributo personale, nello stile di un compositore che ama sperimentare in più versioni lo stesso brano, creando uno strato di appartenenza e iniziativa che va oltre la storia e le regole.