Le rimodulazioni TIM non potevano di certo passare sotto silenzio e oggi 24 gennaio l’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) è scesa in campo contro le modifiche unilaterali del contratto da parte dell’operatore, denunciando il suo operato all’AGCOM e pure all’Antitrust.
Perché, secondo l’ADUC, le rimodulazioni TIM non rispettano i diritti dei consumatori? Proprio questa mattina abbiamo riportato la lista completa delle offerte oggetto delle modifiche di spesa da parte del vettore, sottolineando come, per alcune di esse, l’aggravio mensile fosse di 0,99 euro e su altre invece di 1.99 euro. Proprio i testi degli SMS che comunicano il cambiamento sono al centro dell’analisi dell’associazione dei consumatori, visto che non chiariscono la loro natura di modifica contrattuale.
La nota stampa dell’ADUC, firmata dall’ avvocato Emmanuela Bertucci. mette in luce quanto segue: intanto il testo del messaggio ricevuto dai clienti non contiene, nel suo incipit, il riferimento alle modifiche unilaterali del contratto (necessario per legge) ma a presunte novità introdotte dal vettore. Insomma, il linguaggio utilizzato non è adeguato e tra l’altro nella stessa comunicazione si fa riferimento a qualche plus aggiuntivo garantito ai clienti, come le chiamate illimitate verso tutti o qualche GB in più di navigazione: il tutto per nascondere sapientemente la natura stessa di rimodulazione dell’SMS ricevuto.
La denuncia all’AGCOM delle rimodulazioni TIM, sempre secondo l’ADUC, risulta necessaria anche per un ulteriore aspetto non trascurabile. La pagina di atterraggio del collegamento contenuto nel messaggio inviato al cliente non contiene tutte le informazioni relative proprio al cambiamento in corso e ancora una volta l’impressione è quella di visualizzare una pagina relativa ad una nuova offerta telefonica e non alla modifica di quella già in essere.
L’AGCOM non potrà non prendere in considerazione la denuncia dell’ADUC: le rimodulazioni TIM si apprestano a sollevare un nuovo polverone in questo inizio 2019?