Addio alla maschera di Salvador Dalí ne La Casa di Carta 3? Scoppia la polemica per l’uso non autorizzato del suo volto

A scoppio ritardato arriva la polemica sulla maschera usata dai rapinatori della serie Netflix: sarà sostituita ne La Casa di Carta 3?


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Mentre proseguono le riprese de La Casa di Carta 3, la serie di Alex Pina fa parlare di sé anche per altre vicende non prettamente legate alla sua produzione: dopo le proteste di diverse associazioni di Partigiani per l’uso di Bella Ciao, scoppia un nuovo caso intorno ai riferimenti usati nella serie cult di Netflix.

La Fondazione GalaDalí non ha affatto apprezzato l’uso delle maschere che ritraggono il volto del celebre artista spagnolo, icona del surrealismo, come copricapo nella messa in scena della rapina alla Zecca di Stato Spagnola da parte dei protagonisti dello show.

La Fondazione detiene i “diritti immateriali derivati ​​dal lavoro e dalla persona” del pittore che derivano dall’uso della sua immagine, in questo caso utilizzata impropriamente nella serie televisiva diventata un fenomeno mondiale nell’ultimo anno.

Secondo fonti dell’istituzione che promuove, protegge e difende l’eredità dell’artista, creata nel 1983, “chiunque desideri esercitare o sfruttare uno di questi diritti” deve avere la sua autorizzazione preventiva. E evidentemente la produzione de La casa de papel non ha pensato di doverla richiedere prima di usare il volto di Salvador Dalí per le maschere scelte dai protagonisti come parte dell’uniforme da rapinatori.

Una protesta che arriva a scoppio ritardato da parte della fondazione, visto che la serie è arrivata su Netflix nel 2017 con la prima parte e nel 2018 con la seconda, mentre quest’anno, dopo che è stata vincitrice di un premio International Emmy, debutterà con la terza stagione.

Forse a stimolare la reazione della Fondazione è stato proprio il successo insperato e inatteso della serie, che in pochi mesi si è sorprendentemente trasformata nella produzione non in lingua inglese più vista nella storia di Netflix. Un riscontro mondiale che ha allertato la Fondazione GalaDalí, i cui esponenti oggi richiedono “che gli usi non autorizzati siano regolarizzati“, senza però specificare quali azioni verranno eventualmente intraprese a riguardo.

I creatori de La Casa di Carta affermano di aver preso in considerazione la possibilità di chiedere il permesso per l’utilizzo del volto dell’artista, ma di non averlo fatto poiché la maschera usata nella serie non è una riproduzione di un ritratto di Dalì bensì una semplice caricatura dei suoi lineamenti. Resta da capire, visto che nella terza stagione ci sarà un nuovo colpo della banda dei rapinatori, se si opterà per una maschera diversa o se si sceglierà di pagare alla Fondazione i diritti per il suo utilizzo.

La polemica è esplosa proprio nel giorno del trentesimo anniversario della morte di Salvador Dalí, avvenuta il 23 gennaio 1989 a Figueres, in Spagna.