Mother Tongue dei Bring Me The Horizon anticipa il nuovo album Amo (audio, testo e traduzione)

Lontana dai powerchord e dagli scream, la canzone è una ballad elettronica che racconta il primo incontro del frontman Oli Sykes con la moglie brasiliana


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L’audio ufficiale di Mother Tongue dei Bring Me The Horizon, rilasciato a pochi giorni dall’uscita del nuovo album “Amo” prevista per il 25 gennaio, si colloca nella dimensione delle nuove ballad elettroniche della band metalcore britannica, come già si era potuto notare con Medicine. Lontano dal raschiato e dallo scream-o che ha reso popolare la band di Shadow Moses e di tutto l’album “Sempiternal” (2013), Mother Tongue vede il cantante Oli Sykes nel vortice romantico tra accordi di pianoforte, pad, percussioni digitali e synth, con il risultato di un pezzo assolutamente radiofonico.

Dolce e pacato nella strofa, il cantato si apre fino al falsetto nel ritornello. Il groove della batteria è quasi una danza, con gli accenti non esattamente allineati ai 4/4 ma ben sincopati per dare un calcio alla banalità e rendere la canzone, assolutamente, una ballad nello stile dei Bring Me The Horizon. Non ci sono powerchord o pestaggi vigorosi su casse e rullante, ma di sicuro compariranno nell’album in prossima uscita come dimostrava il singolo Wonderful life che conteneva un featuring con Dani Filth dei Cradle of FilthMother Tongue dei Bring Me The Horizon è una canzone d’amore e lo conferma lo stesso Oli Sykes: «Si tratta, probabilmente, della canzone d’amore più entusiasmante mai scritta da noi».

Sul testo, il frontman spiega che è stato ispirato dall’incontro con sua moglie, una donna del Brasile che in quel tempo non parlava inglese: «Nonostante questo abbiamo sentito un’attrazione davvero molto forte sin dall’inizio, era qualcosa di folle. La canzone parla proprio di quei giorni, ed è stata abbastanza facile da scrivere». Il tema dell’amore sarà oltremodo ricorrente nel nuovo disco della band, come lo stesso Sykes ha precisato a più riprese: «È un album d’amore che esplora tutti gli aspetti della più forte delle emozioni, sia quelle positive che quelle negative. Il risultato è che abbiamo registrato un lavoro fantastico, molto più sperimentale e vario rispetto ai precedenti». Sulla ricorrenza del sentimento più omaggiato da artisti e poeti all’interno dell’album, Mother Tongue dei Bring Me The Horizon lascia spazio a pochi dubbi.

TESTO

I didn’t see it coming
But I never really had much faith
In the universe’s magic,
Til’ it pulled us to that time & place

& I’ll never forget
When the floodgates opened
We cried an ocean
It still got me choking

It’s hard to explain
I know you know me
You don’t have to show me
I feel your lonely

No need to explain
So don’t say you love me fala amo.
Just let your heart speak up & I’ll know.
No amount of words can ever find a way

To make sense of this,
So I wanna hear your mother tongue.
And yeah I could be punching
But I always tend to fluctuate

I feel sick but I’m buzzing, oh love I’m in trouble, I’m sorry, but you got me gushing all over the place
And I don’t wanna get wet
But I think were chosen

Like our fates were woven
and all of those bad choices
Were left turns on the way
I think the best way to explain it is like

Kinda like that, but more like
Yeah That makes sense right, like, like, like

TRADUZIONE

Non la vidi arrivare
ma in verità non avevo molta fiducia
nella magia dell’universo
finché non ci trascinò in quel tempo e in quel luogo.

E mai dimenticherò
quando si aprirono le porte:
piangemmo a dirotto
e mi soffoca ancora.

È difficile da spiegare
so che mi conosci
non devi dimostrarmelo,
sento la tua solitudine.

Non c’è bisogno di spiegare,
dunque non mi dire che mi ami mentre parlo d’amore.
Lascia che sia il tuo cuore a parlare, e lo saprò.
Non esiste alcuna montagna di parole in grado di esprimerlo.

Perché tutto questo abbia un senso
voglio sentire la tua madrelingua
e sì, mi ci potrei scontrare
ma tendo sempre a sorvolare.

Mi sento male ma sto fremendo,
oh amore sono nei guai, mi dispiace,
ma mi hai fatto penare dappertutto.
E non voglio bagnarmi

ma penso che che siamo stati scelti
come i nostri destini erano già scritti
come tutte quelle cattive scelte.
Dove gli sbagli tornano al loro posto

penso che il miglior modo per spiegarlo
sia simile a questo, ma più umile.
Sì, ha senso. Mi piace. Mi piace. Mi piace.