Oscar 2019, annunciate le nomination, in testa “Roma e “La Favorita” con 10 candidature

Due autori non statunitensi in testa, il greco Yorgos Lanthimos e il messicano Alfonso Cuarón. Con "Roma" trionfa anche Netflix, per la prima volta candidata per il miglior film. 8 nomination per "A Star is Born", anche a Cooper e Lady Gaga, e "Vice - L'uomo nell'ombra"

Nomination degli Oscar 2019

INTERAZIONI: 62

Alle nomination degli Oscar 2019 il primo sigillo lo pongono Yorgos Lanthimos, Alfonso Cuarón e Netflix. I due film con più candidature, infatti, ben 10, appartengono a due film di autori non statunitensi, La Favorita, del greco Lanthimos, e l’attesissimo Roma del messicano Cuarón, un film oltretutto parlato in messicano e mixteco e distribuito da Netflix. Il che ci porta al terzo vincitore di questa prima tappa degli Oscar 2019, la piattaforma streaming, che arriva per la prima volta alla candidatura per il miglior film. Omai Netflix accede stabilmente salotto buono del cinema americano.

A seguire i due battistrada delle nomination degli Oscar 2019 un drappello nutrito di inseguitori: prima di tutto A Star is Born, che si ferma a quota 8, con conferme importanti, la candidatura a entrambi i protagonisti Lady Gaga e Bradley Cooper; ma a quest’ultimo manca la nomination personale alla regia. 8 candidature anche per Vice – L’uomo nell’ombra, film le cui quotazioni erano un po’ in discesa e che torna invece prepotentemente in prima fila, guidato dai protagonisti Christian Bale e Amy Adams e presente in quasi tutte le categorie principali.

Messe di nomination per una coppia di film black: 7 per Black Panther, il primo film di supereroi a ottenere la nomination come miglior film. E 6 candidature per BlacKkKlansman di Spike Lee, che prende finalmente la sua prima candidatura per la regia. A 5 nomination si ferma Green Book, al di sotto delle aspettative, soprattutto dopo il successo ai PGA Awards, il premio del sindacato dei produttori. 5 nomination anche per Bohemian Rhapsody, tra cui miglior film e attore per Rami Malek, e il risultato in questo caso è lusinghiero.

Le nomination degli Oscar 2019, annunciate alle 5.20 del mattino di Los Angeles dagli attori Tracee Ellis Ross e Kumail Nanjiani, hanno riservato non poche sorprese. Di Bradley Cooper assente alla regia abbiamo già detto. Meraviglia la doppietta per le attrici di Roma: la protagonista Yalitza Aparicio e la non protagonista Marina de Tavira si issano in cinquina ai danni in entrambi i casi di Emily Blunt, candidata in tutte e due le categorie e costretta a tornare a casa all’asciutto. Insieme alla Blunt va male anche Il ritorno di Mary Poppins, 4 nomination solo in categorie minori e non miglior film. Sempre a proposito di attrici, un’altra conferma arriva da La Favorita, che ottien ben tre nomination, alla protagonista Olivia Colman, favoritissima, e alle due non protagoniste Rachel Weisz ed Emma Stone. Ma insieme a loro è La Favorita a essere un po’ dappertutto, film, regia a Lanthimos, sceneggiatura e diverse categorie tecnche, com’è tipico per i film in costume.

Dopo la sbornia di La La Land, invece, alle nomination degli Oscar 2019 il nuovo film di Damien Chazelle, First Man – Il primo uomo, ottiene un risultato sottotono, 4 nomination e nessuna davvero importante. Tra le delusioni, anche la mancata nomination per la regia a Peter Farrelly per Green Book, che invece è andata al polacco Paweł Pawlikowski per il raffinato Cold War (tre nomination in tutto). Nel generale trionfo di Roma, da segnalare che, seppur mancando la nomination per il montaggio, Alfonso Cuarón si consolerà con film, sceneggiatura, regia e fotografia, 4 candidature personali, a cui va aggiunto anche il miglior film straniero. Ultima segnalazione, che farà felici i cinefili, la candidatura per la sceneggiatura originale al grande Paul Schrader per un film ostico come First Reformed.

Messe in archivio le nomination degli Oscar 2019, l’appuntamento adesso è per domenica 24 febbraio, quando si svolgerà la cerimonia di consegna dei 91esimi premi Oscar, come di prammatica al Dolby Theatre di Los Angeles.

Ecco la lista complete delle nomination degli Oscar 2019, con le candidature di tutte le 24 categorie.

Miglior film
BlacKkKlansman, Sean McKittrick, Jason Blum, Raymond Mansfield, Shaun Redick, Jordan Peele, Spike Lee
Black Panther, Kevin Feige
Bohemian Rhapsody, Graham King and Jim Beach
La Favorita, Ceci Dempsey, Ed Guiney, Yorgos Lanthimos, Lee Magiday
Green Book, Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly, Nick Vallelonga
Roma, Nicolás Celis, Alfonso Cuarón, Gabriela Rodriguez
A Star Is Born, Bill Gerber, Bradley Cooper, Lynette Howell Taylor
Vice – L’uomo nell’ombra, Brad Pitt, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Will Ferrell, Adam McKay, Kevin Messick

Migliore attrice protagonista
Glenn Close, The Wife – Vivere nell’ombra
Olivia Colman, La Favorita
Lady Gaga, A Star Is Born
Melissa McCarthy, Copia originale
Yalitza Aparicio, Roma

Miglior attore protagonista
Christian Bale, Vice – L’uomo nell’ombra
Bradley Cooper, A Star Is Born
Rami Malek, Bohemian Rhapsody
Viggo Mortensen, Green Book
Willem Dafoe, Van Gogh – Sulle soglie dell’eternità

Miglior regia
Alfonso Cuarón, Roma
Spike Lee, BlacKkKlansman
Yorgos Lanthimos, La Favorita
Paweł Pawlikowski, Cold War
Adam McKay, Vice – L’uomo nell’ombra

Migliore attrice non protagonista
Regina King, Se la strada potesse parlare
Amy Adams, Vice – L’uomo nell’ombra
Emma Stone, La Favorita
Rachel Weisz, La Favorita
Marina de Tavira, Roma

Miglior attore non protagonista
Sam Elliot, A Star is Born
Richard E. Grant, Copia originale
Mahershala Ali, Green Book
Adam Driver, BlacKkKlansman
Sam Rockwell, Vice – L’uomo nell’ombra

Sceneggiatura originale
La Favorita, Deborah Davis e Tony McNamara
Green Book, Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly
Roma, Alfonso Cuarón
Vice – L’uomo nell’ombra, Adam McKay
First Reformed, Paul Schrader

Sceneggiatura non originale
BlacKkKlansman, Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott, Spike Lee
Copia originale, Nicole Holofcener e Jeff Whitty
Se la strada potesse parlare, Barry Jenkins
A Star Is Born, Eric Roth, Bradley Cooper, Will Fetters
La ballata di Buster Scruggs, Joel e Ethan Coen

Miglior film straniero
Un affare di famiglia di Hirokazu Kore’eda, Giappone
Cafarnao di Nadine Labaki, Libano
Roma di Alfonso Cuarón, Messico
Cold War di Paweł Pawlikowski , Polonia
Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck, Germania

Miglior film d’animazione
Gli Incredibili 2 di Brad Bird
L’isola dei cani di Wes Anderson
Mirai di Mamoru Hosoda
Ralph Spacca Internet di Rich Moore, Phil Johnston
Spider-Man – Un nuovo universo di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman

Migliore Fotografia
Cold War, Lukasz Zal
La Favorita, Robbie Ryan
Roma, Alfonso Cuarón
A Star Is Born, Matthew Libatique
Opera senza autore, Caleb Deschanel

Migliore Scenografia
La Favorita, Fiona Crombie e Alice Felton
First Man – Il primo uomo, Nathan Crowley e Kathy Lucas
Il ritorno di Mary Poppins, John Myhre e Gordon Sim
Roma, Eugenio Caballero e Bárbara Enrı́quez
Black Panther, Hannah Beachler e Jay Hart

Miglior Montaggio
Bohemian Rhapsody, John Ottman
Vice – L’uomo nell’ombra, Hank Corwin
La Favorita, Yorgos Mavropsaridis
BlacKkKlansman, Barry Alexander Brown
Green Book, Patrick J. Don Vito

Migliori Costumi
Black Panther, Ruth E. Carter
La Favorita, Sandy Powell
Il ritorno di Mary Poppins, Sandy Powell
Maria Regina di Scozia, Alexandra Byrne
La ballata di Buster Scruggs, Mary Zophres

Migliore Colonna sonora
BlacKkKlansman, Terence Blanchard
Se la strada potesse parlare, Nicholas Britell
L’isola dei cani, Alexandre Desplat
Il ritorno di Mary Poppins, Marc Shaiman
Black Panther, Ludwig Goransson

Migliore Canzone
All the Stars, da Black Panther
Kendrick Lamar, Anthony Tiffith, Mark Spears, Solana Rowe, Al Schuckburgh
Interpretata da Kendrick Lamar and SZA

I’ll Fight, da RBG
Diane Warren
Interpretata da Jennifer Hudson

Shallow, da A Star Is Born
Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando, Andrew Wyatt
Interpretata da Bradley Cooper e Lady Gaga

The Place Where Lost Things Go da Il ritorno di Mary Poppins
Marc Shaiman e Scott Wittman
Interpretata da Emily Blunt

When A Cowboy Trades His Spurs For Wings da La ballata di Buster Scruggs
Dave Rawlings e Gillian Welch
Interpretata da Willie Watson e Tim Blake Nelson

Migliori Effetti speciali
Avengers: Infinity War, Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl, Dan Sudick
First Man – Il primo uomo, Paul Lambert, J.D. Schwalm, Ian Hunter, Tristan Myles
Ready Player One, Roger Guyett, Grady Cofer, Mattew E. Butler, David Shirk
Solo: A Star Wars Story, Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan, Dominic Tuohy
Christopher Robin

Miglior Sonoro
Bohemian Rhapsody, John Casali, Paul Massey, Tim Cavagin
First Man – Il primo uomo, Mary H. Ellis, Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee
Roma, José Antonio Garcia, Skip Lievsay, Craig Henighan
A Star Is Born, Steve Morrow, Tom Ozanich, Dean Zupanicic, Jason Ruder
Black Panther, Benjamin A. Burtt, Steve Boeddeker

Migliore Montaggio sonoro
First Man – Il primo uomo, Ai-Ling Lee e Mildred Iatrou Morgan
A Quiet Place, Ethan Van Der Ryn e Erik Aadahl
Roma, Sergio Diaz e Skip Lievsay
Bohemian Rhapsody
Black Panther

Migliore Trucco e acconciatura
Border, Göran Lundström e Pamela Goldammer
Vice – L’uomo nell’ombra, Kate Biscoe, Patricia DeHaney, Greg Cannom, Chris Gallaher
Maria regina di Scozia

Migliore Documentario
Free Solo di Jimmy Chin, Elizabeth Chai Vasarhelyi, Shannon Dill, Evan Hayes
Hale County This Morning, This Evening, di RaMell Ross
Of Fathers and Sons, di Talal Derki
Minding the Gap di Bing Liu e Diane Moy Quon
RBG di Julie Cohen e Betsy West

Migliore Cortometraggio documentario
Black Sheep, Ed Perkins
End Game, Rob Epstein, Jeffrey Friedman
Lifeboat, Skye Fitzgerald
A Night at the Garden, Marshall Curry
Period. End of Sentence, Rayka Zehtabchi

Migliore Cortometraggio d’animazione
Animal Behaviour, Alison Snowden, David Fine
Bao, Domee Shi
Late Afternoon, Louise Bagnall
One Small Step, Andrew Chesworth, Bobby Pontillas
Weekends, Trevor Jimenez

Migliore Cortometraggio
Detainment, Vincent Lambe
Fauve, Jeremy Comte
Marguerite,” Marianne Farley
Mother, Rodrigo Sorogoyen
Skin, Guy Nattiv