Mentre i fan attendono con ansia novità su Un Medico in Famiglia 11 e sul ritorno della fiction e di Nonno Libero in tv, Lino Banfi spicca il volo. Spiritoso come sempre e con il suo solito linguaggio a metà strada tra l’italiano e il pugliese, l’attore, al fianco di Luigi di Maio ha ufficializzato, durante l’evento su Reddito e Cittadinanza del Movimento, la sua candidatura alla commissione Unesco per rappresentare l’Italia.
Lo stesso attore ha raccontato che molti giornalisti hanno chiesto il perché della sua presenza in sala ma solo con l’ufficialità della nomina da parte dei Cinque Stelle, ha confermato la motivazione dicendosi “orgoglioso” di rappresentare l’Italia all’Unesco e di avere un solo obiettivo ovvero quello di “portare un sorriso ovunque” in barba ai plurilaureati che forse conoscono luoghi e siti meglio di lui (per usare le sue stesse parole).
Luigi di Maio non ha definito il ruolo che quello che per tutti è l’amato Nonno Libero di Un Medico in Famiglia avrà in Commissione ma è bastato il discorso dell’attore pugliese per dare il via alle polemiche. Banfi ha raccontato del suo primo incontro con Di Maio e dell’apprezzamento che aveva per lui ancora prima di essere eletto tanto da dire di lui: “Quando parla ha 32 anni ma quando lo vedi con Salvini e con il Presidente del Consiglio ne ha 55 anni, non so come faccia”, ma questo basta?
Risate e applausi in sala per lui ma non in rete e sui social dove i commenti si sono sprecati e non solo quelli dei semplici utenti che hanno accolto con ilarità la notizia, ma anche da alcuni ben pensanti che hanno subito fatto paragoni con il passato girando ancora di più il coltello nella piaga. In particolare, Gad Lerner ha scritto su Twitter: “Nel passaggio da Dario Fo a #LinoBanfi si manifesta la triste parabola del @Mov5Stelle Dario e Franca mi mancano, ma è meglio per loro che non abbiano dovuto assistervi“. Ma tutti coloro che invece oggi hanno assistito a questa nomina?
Tra fotomontaggi, meme e ilarità, in pochi minuti gli hashtag #LinoBanfi e #Unesco sono arrivati in cima alle tendenze nazionali e, per un certo periodo, anche Nonno Libero gli ha fatto compagnia e mentre alcuni accusano la politica di aver mandato ormai l’Italia verso una parabola discendete di ignoranza e poca meritocrazia, altri sono convinti che questo sia il simbolo di un clima di novità che, forse, passa da meno titoli e più umanità.
Lino Banfi sarà l’ennesima pedina di un sistema sempre più sbagliato e dissoluto o è davvero simbolo di rottura? Ai posteri l’ardua sentenza mentre i cittadini italiani cercheranno di capire quale sarà la sua reale mansione quando la bufera e le polemiche saranno finite. Ecco il video del momento: