Pierdavide Carone e Dear Jack da Giletti con Caramelle, per la prima volta in TV dopo la bocciatura al Festival di Sanremo 2019. La partecipazione dei cantanti al programma Non è l’Arena, in diretta su La7 domenica 13 gennaio, è l’occasione per raccontare la nascita di Caramelle, la canzone d’impatto che non ha ottenuto il lasciapassare per il palco del Teatro Ariston.
In conferenza stampa, il direttore artistico della kermesse canora, Claudio Baglioni, aveva spiegato di aver inviato un sms a Carone dopo il polverone sollevato per l’esclusione di Caramelle, al quale non ha mai ricevuto risposta. Interrogato da Giletti sulla questione, Pierdavide Carone in diretta TV dichiara di non aver mai ricevuto alcun messaggio dal “dirottatore” artistico di Sanremo e di non aver cambiato numero. Non c’è polemica, però, nelle parole del giovane cantautore: probabilmente il messaggio non sarà giunto a destinazione per motivi tecnici non dipendenti dalla volontà di Baglioni.
“L’ultima volta ci siamo sentiti a giugno, non ho cambiato numero”, aggiunge Pierdavide che ha composto Caramelle a giugno. “Sentivo di condividerla con lui quindi gli mando un messaggio d’impulso al quale lui risponde “Va bene, mandamela”. Stavo lavorando con i Dear Jack su un’altra canzone e ci viene l’idea di portare avanti Caramelle”. L’idea di condividere il brano con i Dear Jack è stata successiva, una strategia per amplificare il messaggio.
Il palco del Teatro Ariston avrebbe rappresentato un perfetto trampolino di lancio, che avrebbe consentito a Caramelle di raggiungere le case degli italiani attraverso un programma nazional-popolare ma quel pezzo non sarà in gara nel 2019.
C’entra il tema? No, non sembra che il tema sia stato determinante nella scelta della commissione artistica presieduta da Baglioni.
C’entra il talent? No, Baglioni non è nuovo ad accogliere al Festival di Sanremo ex talent.
Nessuna censura, solo una graduatoria stilata dalla commissione artistica del Festival che ha lasciato Caramelle di Carone fuori dalla competizione del 2019.
“Il dubbio è che la fusione abbia creato attrito perché magari da chi ha fatto un talent ci si aspetta altro”, sottolinea Pierdavide, visibilmente amareggiato per aver perso un palco così prestigioso. Caramelle ha però incontrato il favore di tanti colleghi italiani di spicco, da Giorgia a Ermal Meta, Elisa, Negramaro, Paola Turci e molti altri ed è già una vittoria.
